Al Piz Tri da album è mancato soltanto il record

di L.FEBB.
Alcuni partecipanti sulla vetta del raduno del Piz Tri
Alcuni partecipanti sulla vetta del raduno del Piz Tri
Alcuni partecipanti sulla vetta del raduno del Piz Tri
Alcuni partecipanti sulla vetta del raduno del Piz Tri

La ventisettesima edizione è stata spettacolare, accolta da una giornata climaticamente ideale, anche con i quasi meno 10 gradi in quota, e segnata dallo sfioramento del record di partecipanti. Un bilancio positivo che inorgoglisce gli organizzatori del raduno scialpinistico del Piz Tri, andato in scena domenica sui monti di Malonno. Sono stati più di 500 gli appassionati degli sci con le pelli e delle racchette da neve che si sono arrampicati (e poi hanno disceso) lungo il panoramico tracciato di circa 8 chilometri, che dalla località Fletta conduce alla splendida pala innevata a 2.308 metri, una vetta che segna il confine tra Corteno, Edolo e Malonno. «SIAMO soddisfatti dei moltissimi complimenti ricevuti - dice il presidente dell’Unione sportiva di Malonno Fabio Calzaferri - e dal numero rilevante di persone che hanno accolto il nostro invito. Quest’anno anche il meteo ci ha dato una mano aggiungendo alla vigilia altra neve; così il percorso fuori dal bosco è risultato perfetto. Sicuramente l’ultima imbiancata ha contribuito a far crescere le iscrizioni e ci spiace che solo per poche decine di partecipanti non siamo riusciti a battere il nostro primato. Ci riproveremo il prossimo anno». Entusiasta pure il sindaco, arrivato in cima con i primi. «Una manifestazione riuscita alla grande - afferma Giovanni Ghirardi -; come tutti gli anni l’Unione sportiva è stata all’altezza riuscendo a soddisfare le esigenze e a garantire la sicurezza. C’è poi da dire che le condizioni climatiche sono state perfette e la risposta in termini di partecipazione ottima: ho incontrato parecchia gente arrivata a Malonno anche da fuori regione per prendere parte a questa bella giornata di sport e divertimento». Impeccabile come sempre l’organizzazione, che ha impegnato decine di collaboratori lungo il tracciato, nel fornitissimo ristoro di Malga Vènt e nei locali della scuola media per il pranzo finale. Dopo aver ringraziato volontari e sponsor, Calzaferri chiude ricordando l’obiettivo per i futuri raduni: «Intendiamo soprattutto mantenere lo standard qualitativo raggiunto con questa edizione. I grandi numeri ovviamente ci fanno piacere, ma la nostra politica non è quella di realizzare primati per finire sui giornali. Puntiamo invece a garantire a chiunque partecipi, sia quello che si iscrive prima che quello che arriva all’ultimo minuto, lo stesso servizio. Perché tutti si devono ricordare di noi, del nostro raduno, dei paesaggi che hanno potuto ammirare». •

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