Al Pizzo Tresero dalla cresta Ovest Vista mozzafiato ma non per tutti

  L'Ortles e il Gran Zebrù
L'Ortles e il Gran Zebrù
  L'Ortles e il Gran Zebrù
L'Ortles e il Gran Zebrù

Torniamo sulla magica vetta del Pizzo Tresero per un itinerario poco frequentato e impegnativo: la cresta Ovest. SI PARTE anche stavolta dal rifugio Berni (0342 935456) e sino al Ponte dell'Amicizia si segue l'itinerario descritto la scorsa settimana. Da lì si svolta a sinistra e, seguendo le segnalazioni, si arriva ai ruderi della Capanna Bernasconi superando nell'ultimo tratto alcuni passaggi su roccette con difficoltà di I grado. Qui eravamo già arrivati con Zaino in Spalla 767 (vedi Bresciaoggi del 12 luglio 2012) e da qui le difficoltà, ma anche la bellezza del paesaggio, aumentano. Per raggiungere la vetta del Tresero dalla cresta Ovest è necessaria esperienza alpinistica, pratica su roccia anche per individuare i passaggi meno impegnativi, buon senso dell'orientamento in quanto non vi sono sentieri o segnalazioni. Utili il casco (la roccia è abbastanza friabile) e la corda, saggio avere ramponi e piccozza per l'eventuale presenza di ghiaccio, neve dura o roccette ghiacciate. Superato l'ex-rifugio si segue una traccia di passaggio (nessuna segnalazione) che si porta a sud della Punta del Segnale (che può essere facilmente salita in pochi minuti) e raggiunge una larga sella tra la Punta del Segnale ed il Pizzo Tresero. Si prosegue sulla cresta tra massi abbastanza mobili per portarsi poi sul versante destro (Sud) e aggirare alcune protuberanze di roccia, raggiungendo la base di un muro roccioso di circa 30 metri. Si sale lungo una rientranza della roccia (passaggi di II+ e roccia abbastanza friabile) e ci si ritrova di nuovo in cresta. Magico il panorama: la triade dell'Ortles, del Monte Zebrù e del Gran Zebrù sembra quasi di poterla toccare. La cresta ora è più facile, detritica e semipianeggiante mentre alla nostra sinistra si apre il solco della Valfurva. Si arriva così sulla spalla 3.433 dove appaiono i dirupi che terminano sul Ghiacciaio dei Forni e a sinistra scende una cresta verso il Sasso Cerena. Proseguiamo a destra: la cresta si mantiene ora più facile. Spesso qui si trova neve sino a stagione inoltrata. Un tratto ripido, un breve canalino , alcune roccette (passaggi di I grado) e, per un più facile tratto detritico si raggiunge la croce della vetta del Pizzo Tresero. Si torna per la via normale descritta la scorsa settimana. • Prossimo itinerario il 12 settembre

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