Alba Altissima fa il pieno Ottanta poeti in quota per dire «ciao» al Sole

di C.VEN.
Il sorgere del Sole visto dal monte Altissimo di Borno
Il sorgere del Sole visto dal monte Altissimo di Borno
Il sorgere del Sole visto dal monte Altissimo di Borno
Il sorgere del Sole visto dal monte Altissimo di Borno

Sono arrivati persino da Bologna per godersi lo spettacolo, e non si sono fatti scoraggiare minimamente dagli otto gradi registrati alla partenza degli impianti di risalita neanche troppo in alto; gradi che sono diventati quattro una volta in quota. Niente ha fermato gli iscritti alla prima e riuscitissima edizione estiva di «Alba Altissima»: ottanta temerari con la poesia e il senso per l’avventura nel cuore che hanno sfidato l’aria gelida arrivata a interrompere l’estate e il buio per emozionarsi ammirando il sorgere del Sole sopra Borno. L’alba dalla vetta del monte Altissimo è stata un regalo per molti: turisti sul finire delle vacanze, valligiani che mai avevano visto questo spettacolo della natura così in alto e bornesi arrivati a godersi il nuovo giorno dalla montagna di casa. MATERASSINI, sdraio, abbigliamento invernale e coperte a tenere compagnia nell’attesa su quello che è stato definito «il balcone più bello della Valcamonica»: una platea che permette una vista a 360° dall’Adamello al lago d’Iseo. «Una cornice unica per un evento eccezionale che ha avuto richieste di partecipazione oltre le nostre aspettative - commenta Demis Zendra, amministratore delegato della società funivia -. A chi non ha trovato posto stavolta (il limite di 80 partecipanti era inderogabile) assicuriamo che questa è stata solamente l’edizione zero, e che ci saranno altre occasioni». L’evento, nel calendario della cooperativa Voilà, prevedeva la salita in seggiovia, lo spettacolo del Sole che sorge, la colazione buffet al rifugio della ski area e la lettura di alcuni brani tratti dal libro di William Amighetti «In cammino con l’io piccolo», in memoria dell’amico alpinista Roby Piantoni scomparso drammaticamente durante una spedizione in Tibet. «Un vero successo - aggiunge Claudia Comella della Voilà -, il format piace e a noi piace proporre la nostra bella Valcamonica in modo alternativo». «UNO SPETTACOLO unico», «tanto freddo ma ne è valsa la pena», e ancora «sono arrivata da Bologna, ho deciso che non potevo perdermi un’occasione così e avevo ragione»: i commenti sono la misura del successo, così come le foto postate sui social network che hanno fatto morire d’invidia molti e presentato un comprensorio che continua a cambiare pelle. «È un modo nuovo di vedere e proporre ciò che abbiamo - conclude il sindaco Matteo Rivadossi che ha partecipato all’evento con il consigliere Andrea Miorotti -, lo sta facendo la funivia, lo deve fare il paese».

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