Angolo, il Morandini bis sotto le frane

di G.GAN.
Il sindaco Alessandro Morandini
Il sindaco Alessandro Morandini
Il sindaco Alessandro Morandini
Il sindaco Alessandro Morandini

Non c’era aria di festa durante il consiglio di insediamento della squadra guidata da Alessandro Morandini, riconfermato sindaco con un plebiscito ad Angolo Terme. La riunione si è infatti tenuta nel pieno della crisi creata da due bombe d’acqua. Due giorni ininterrotti a seguire la situazione con famiglie sfollate, strade interrotte e pericoli di nuovi smottamenti hanno lasciato il segno. A confortare la giunta il grande numero di cittadini presenti nella sala consiliare per la proclamazione. Morandini ha ringraziato tutti quelli che hanno lavorato nei giorni neri e, soprattutto, i cittadini che si sono rimboccati le maniche. Non si è parlato quindi di programmi per il prossimo quinquennio, ma degli eventi delle ultime ore. In particolare, dopo una panoramica sui danni del maltempo, il primo cittadino ha presentato le cifre della ricostruzione. Chiesto lo stato di calamità naturale alla Regione, insieme ai vigili del fuoco è stato predisposto il piano d’intervento. Tre gli interventi urgenti per mettere in sicurezza le abitazioni e consentire il rientro degli sfollati. Il più importante riguarda la zona intorno alla parrocchiale di Mazzunno, dove c’è ancora materiale da rimuovere. Sempre a Mazzunno deve essere messa in sicurezza la valletta delle Terme, mentre il terzo cantiere urgente riguarda la località Madera ad Angolo, dove una strada è letteralmente scomparsa isolando un’abitazione. Il totale dei lavori di somma urgenza richiede 700 mila euro, e con l’aiuto della Regione due piani dovrebbero essere realizzati a breve. Una serie di sopralluoghi hanno messo a fuoco anche i guasti delle strade agrosilvopastrorali: i collegamenti con Prave, San Giovanni e Colle Vareno sono impraticabili e il sindaco ne ha ordinato la chiusura. Circa tre milioni il costo delle opere per riaprirle, e altri 700 mila sono indispensabili per ripristinare sette tra frane e smottamenti. Mettere in sicurezza il reticolo idrico minore costerà altri 200 mila euro. Infine la parte privata della catastrofe, con danni a immobili, alla chiesa di Mazzunno, al campo sportivo di Terzano, al parco termale e alle automobili, calcolata in un milione. In totale 6 milioni e 600 mila euro di danni. A fronte di ciò è passata in secondo piano la nomina della nuova giunta completamente rosa. Confermata vicesindaco e assessore al bilancio Elena Dovina, affiancata ora in giunta da Alba Albertinelli, che continuerà a occuparsi di Servizi sociali e Sicurezza. •

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