Animali in vetrina Così la zootecnia diventa una festa

Un’immagine della rassegna zootecnica di Darfo
Un’immagine della rassegna zootecnica di Darfo
Un’immagine della rassegna zootecnica di Darfo
Un’immagine della rassegna zootecnica di Darfo

Aperta ieri, chiuderà i battenti oggi la ventesima edizione della rassegna zootecnica di Darfo Boario: la più grande vetrina per gli allevatori del territorio. L’evento, che va in scena ogni due anni e che era saltato lo scorso anno per la pandemia, è tornato con più animali, oltre 300 quelli esposti tra bovini, pecore e capre. Trentanove le aziende della Valcamonica che hanno risposto all’invito dell’Associazione darfense agricoltori, che con il supporto del Comune si è impegnata a riportare negli spazi esterni del Centro congressi una mostra che piace anche alle famiglie e ai bambini, che qui trovano un contatto con la vita reale: conoscono gli animali e li possono accarezzare in un contesto che prova a ricreare l’ambiente delle stalle. «Ogni volta cerchiamo di migliorare - il commento del presidente dell’associazione Domenico Foppoli -, lo facciamo dal 1996 quando è nata questa rassegna. Il ringraziamento va agli allevatori per il grande sacrificio che si accollano portando gli animali qui per due giorni». Soprattutto in un periodo non facile, tra costi che lievitano e difficoltà ad aumentare i prezzi per il consumatore finale. Qui però non c’è spazio per le lamentele: la rassegna è un momento di festa che cade ogni due anni e di confronto interno al settore. Qui saranno scelti anche gli animali più belli, che sono «tutti migliorati, segno di un’attenzione importante dell’allevamento camuno». Oggi, dita incrociate perché la pioggia non rovini tutto, oltre all’esposizione ci sarà l’equiraduno per le strade di Boario. •. C.Ven.

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