Appalti pilotati, in tredici hanno patteggiato

di Mario Pari
Il pm Ambrogio CassianiGianbettino Polonioli
Il pm Ambrogio CassianiGianbettino Polonioli
Il pm Ambrogio CassianiGianbettino Polonioli
Il pm Ambrogio CassianiGianbettino Polonioli

Alla fine, hanno chiesto di patteggiare in 13 e le richieste sono state accolte. La vicenda della presunta turbativa d’asta che ha toccato nei mesi scorsi Cimbergo, da ieri è a tutti gli effetti meno presunta. Gli imputati sono complessivamente 26 e sempre nel corso dell’udienza preliminare di ieri alcuni di loro sono stati rinviati a giudizio, mentre altri hanno chiesto e ottenuto d’essere processati con il rito abbreviato. In quest’ultimo caso il processo sarà celebrato nel mese di novembre, mentre a dibattimento si andrà nel mese di gennaio prossimo. L’EX SINDACO di Cimbergo, Gianbettino Polonioli ha patteggiato una pena a un anno e due mesi, sospesa. Non si tratta della pena più alta. È stata applicata a Stefano Polonioli, all’epoca dei fatti consigliere comunale. In questo caso sono diciotto i mesi patteggiati, mentre sono dieci quelli di Antonella Mottironi, ritenuta di fatto responsabile dell’ufficio tecnico. C’è stato poi un altro patteggiamento a un anno, mentre gli altri sono compresi tra i sei e gli otto mesi. Un risultato importante per l’accusa, rappresentata dal pm Ambrogio Cassiani dal momento che si tratta della metà degli imputati. Tra novembre e gennaio si potrà conoscere il destino degli altri 13, in una delle vicende giudiziarie che hanno sconvolto la Vallecamonica nei mesi scorsi. TRE GLI APPALTI, tra la primavera del 2017 e l’aprile 2018 che sono finiti al centro delle indagini della procura. Nel sistema scoperto dagli inquirenti ci sarebbero stati imprenditori che si sarebbero prestati a riempire la graduatoria. Non avrebbero però poi proseguito nell’iter della gara d’appalto e questo avrebbe reso vita facile all’azienda risultata vincitrice con un ribasso irrisorio e che veniva individuata prima dell’apertura del bando. Prima dei patteggiamenti, nella vicenda giudiziaria, si sono registrate anche confessioni. In un caso uno degli imputati l’ha messa nero su bianco in una memoria, nell’altro l’allora indagato ha chiesto di poter essere ascoltato dal pm Cassiani e ha spiegato come funzionava quello che è passato alle cronache come il sistema «Cimbergo». Un sistema in grado di condizionare, secondo l’accusa, ma da ieri non solo, appalti per un totale di un milione e mezzo di euro. Ora, quindi si attendono i processi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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