Artogne e Piancamuno in cerca di una intesa per acqua e depurazione

di D.BEN.
Montecampione
Montecampione
Montecampione
Montecampione

Il servizio idrico di Montecampione da tempo è uno dei temi oggetto di attenzione da parte del Comune di Artogne. Gestione sorgenti, rete di distribuzione, depurazione, accordo con Pian Camuno per quella parte di stazione turistica che ricade sul territorio di competenza di quest’ultimo, accordi con Ski Area per quanto attiene le vasche che alimentano l’innevamento artificiale. Alcuni di questi problemi hanno trovato soluzione, altri rimangono aperti. Dopo la decisione da parte di Artogne, luglio 2019, di gestire direttamente il servizio, ora viene confermata un’altra scelta: l’affidamento della bollettazioni alla società che già segue il settore nel capoluogo. Aggiornamento della banca dati, alimentazione degli archivi per gli intestatari delle utenze, verifiche catastali con incrocio dati Tari, isolamento delle posizioni non conformi, calcolo riscossioni, attività di supporto ai contribuenti con numero telefonico dedicato ed altro ancora. Per il triennio 2020- 2022 toccherà ad una srl veneta curarsi di tutto questo anche per Montecampione. UN’ATTIVITÀ di supporto all’ufficio tributi del Comune che giungerà fino alla predisposizione delle fatture da inviare ai circa 1200 contribuenti ed alla gestione delle pratiche di cessazione-attivazione del servizio idrico. Lo stesso di quanto avviene per il capoluogo dove, per il 2020, a seguito dell’emergenza Covid ed a sostegno dell’economia delle famiglie, l’amministrazione comunale ha deciso di abbuonare le bollette. Tornando a Montecampione, dato che la rete di distribuzione e la depurazione servono indistintamente le abitazioni che fanno capo a Artogne come quelle sotto Pian Camuno, per il momento l’accordo tra i due enti locali per la suddivisione dei costi non è ancora stato trovato. Il Comune retto da Barbara Bonicelli attende che il collega Giorgio Ramazzini comunichi almeno il numero delle utenze di sua competenza, al fine di consentire la ripartizione proporzionale della spesa legata ad acquedotto e depurazione. Quanto alla bollettazione, da decidere ci sarebbe poi se rilasciare una fattura cumulativa a Pian Camuno, lasciando che sia questo a scegliere come recuperare i soldi dalle singole utenze, oppure se consentire ad Artogne la riscossione diretta. Di mezzo si inserisce il Consorzio residenti di Montecampione, il quale da parte sua vorrebbe essere il recettore di una maxi bolletta, che i suoi uffici si impegnerebbero a ripartire in base alle carature immobiliari di chi ha casa nella stazione turistica. Un tema piuttosto caldo, quello dell’idrico, che al momento attende soluzione.

Suggerimenti