Assistenza a domicilio Il «grazie» di tutta la città ai volontari della Pro loco

Hanno trascorso cinquanta lunghissimi giorni offrendo un servizio di assistenza davvero prezioso alla popolazione, soprattutto alla parte più fragile della cittadinanza. E adesso, in coincidenza con l’avvio della fase 2 dell’emergenza sanitaria, quella che richiede una concreta e importante assunzione di responsabilità diretta da parte di ognuno di noi, i volontari della Pro loco di Breno sospendono la loro attività a sostegno delle famiglie residenti nel territorio comunale incassando un grandissimo «grazie» da tutte le persone che sono state aiutate. DAL 14 MARZO e fino a domenica, il presidente Andrea Vielmi e i suoi collaboratori hanno saputo coinvolgere ben cento volontari generosi che si sono messi a disposizione per 3.636 volte per altrettante consegne a domicilio di beni di prima necessità, per effettuare diverse commissioni per conto terzi per la consegna di cinquemila mascherine ai brenesi nati prima del 1965. Ora proprio Vielmi definisce «strani e difficili» questi interminabili 50 giorni «in cui ce l’abbiamo messa tutta. Abbiamo provato a effettuare il miglior servizio possibile per il bene del nostro paese e di tutti i nostri concittadini. Il nostro operato è momentaneamente sospeso con la speranza che abbia contribuito alla salute pubblica, e ovviamente che non debba più rendersi necessario». ALLA LUNGA attività sul territorio portata avanti dalla Pro loco hanno collaborato costantemente i membri del gruppo della Protezione civile, i Pompier de Bré e naturalmente anche il Comune. Dei cittadini beneficiati si fa portavoce una donna molto conosciuta nel mondo del volontariato locale, che vuole soprattutto sottolineare «quanto tutti i volontari siano stati bravi, gentili ed efficienti; quanto ci abbiano coccolati con ogni genere di iniziativa, dal servizio vero e proprio all’intrattenimento. Breno è stata vicina davvero ai suoi cittadini - prosegue - e i ragazzi che si sono spesi così tanto per noi fanno ben sperare per il futuro della nostra comunità».