Azzannata dal boxer
dei nonni. Grave una
bambina di 22 mesi

di Claudia Venturelli
La bambina è stata trasportata in elicottero all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo
La bambina è stata trasportata in elicottero all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo
La bambina è stata trasportata in elicottero all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo
La bambina è stata trasportata in elicottero all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo

Un volo d’emergenza dal Borgo Olcese all’ospedale «Papa Giovanni XXIII» di Bergamo e poi il nulla; un nulla doloroso riempito dal bisogno di notizie positive di un’intera comunità. Ieri, sull’elicottero del 118 diretto al nosocomio bergamasco c’era una bambina di nemmeno due anni che alle 15,30, mentre era a casa dei nonni a Cividate Camuno, è stata azzannata alla testa da boxer di proprietà degli stessi. Le sue condizioni sono subito state definite disperate. La piccola, un anno e dieci mesi, stava giocando in giardino quando il cane, che conosceva e che era abituato alla sua presenza, per motivi da accertare l’ha aggredita mordendola al volto, con conseguenze immaginabili sul corpo di una bimba così piccola. IMMEDIATO l’intervento dei soccorsi chiamati dai familiari sotto shock e attivati dalla centrale operativa del 112: sul posto un’ambulanza e appunto l’elicottero decollato da Brescia. Al personale medico a bordo la situazione è apparsa drammatica, tanto che è stato disposto il trasferimento all’ospedale di Bergamo dove funziona un reparto pediatrico d’eccellenza. Dal poco che si è saputo poi, la piccola durante il trasferimento in ospedale avrebbe accusato un arresto cardiaco. La sua vita sembra insomma appesa a un filo e molto dipenderà dalle reazioni alle terapie. Su Cividate nel frattempo è calato il gelo. Per ora i carabinieri di Breno hanno potuto svolgere solo accertamenti telefonici, perché tutti i familiari sono accorsi in ospedale al capezzale della piccola per seguire l’evolversi della situazione: all’incidente hanno assistito il padre della bimba, Stefano Gioia, ginecologo nell’ospedale di Esine, e la madre, che è ostetrica. Oltre al nonno Giancarlo Battaglia, per anni responsabile del servizio Veterinario dell’Asl di Valcamonica poi diventata Ats Montagna. PRESTO arriveranno anche le indagini sul posto, nella casa teatro del dramma che si trova nella zona industriale lungo la strada che collega Cividate a Cogno, da gestire in collaborazione con il servizio veterinario dell’Asst di Valcamonica che ha già provveduto a inviare sul posto il veterinario di turno. Molto dipenderà da cosa succederà nelle prossime ore, e si potrebbe anche arrivare al sequestro del cane, mentre l’Asst potrebbe disporre che l’animale, appartenente a una razza normalmente dolcissima e giocosa, anche con i bambini, venga soppresso. Intanto tutto il paese si è stretto attorno alla famiglia della piccola la cui vita è appesa a un filo sottilissimo, mentre i social si sono riempiti di preghiere e messaggi di speranza. •

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