Bezzi: norme meno rigide altrimenti non si riapre

di L.FEB.

«Desolante»: con questo aggettivo il presidente dell’Associazione pubblici esercizi (Ape) Marco Bezzi fotografa l’attuale situazione in alta Valle. DA QUALCHE giorno diverse attività sono tornate a una parvenza di normalità, con il servizio d’asporto e le consegne a domicilio, i titolari attendono fiduciosi le modalità per la «grande riapertura» di lunedì 18. Nel frattempo la prima «ripartenza» è apprezzata, oltre che dai residenti, soprattutto dalle molte persone che hanno vissuto questi due mesi di emergenza nelle seconde case distribuite tra Vezza d’Oglio e Ponte di Legno. Gli operatori sperano che, con ii contagi in netta diminuzione, Governo e Regione stabiliscano meno restrizioni per bar e ristoranti rispetto a quelle anticipate che prevedono, tra l’altro, sensibili riduzioni di tavoli e posti per mantenere distanziati tra loro i clienti di almeno un paio di metri. «Colpendo il settore turistico - si lamenta Bezzi -, di fatto si bloccherebbe non solo la ristorazione, ma tutta una filiera. Penso ai settori dell’enologia, dei formaggi, dei salumi e a tutto quello che spazia dalle pulizie in generale fino al personale. Quindi - aggiunge il leader dell’Ape -, non è solo il ristorante che subirà eventualmente una consistente perdita economica, ma tutto il comparto turistico». PER BEZZI l’estate ormai alle porte si preannuncia con un pieno di clientela italiana e questo contribuirà, in parte, a risollevare le sorti degli esercizi pubblici. «A differenza dello straniero - precisa -, il turista nazionale ha uno spirito diverso quando si siede a tavola. Mentre quello estero solitamente mangia un piatto unico, un’insalata o una pastasciutta, l’italiano tende a gustare quelli che sono i piaceri della buona cucina e ordina dall’antipasto al dolce. Auspichiamo che il provvedimento di riapertura ci consenta di utilizzare almeno il 60 per cento della capienza dei locali - conclude Bezzi -, altrimenti molti di noi saranno costretti a tenere la serranda abbassata». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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