Bienno ritrova i fondi «spariti»

di L.RAN.
Il palazzo comunale di Bienno: sbloccati i  fondi post fusione
Il palazzo comunale di Bienno: sbloccati i fondi post fusione
Il palazzo comunale di Bienno: sbloccati i  fondi post fusione
Il palazzo comunale di Bienno: sbloccati i fondi post fusione

Dopo la rabbia, le proteste formali e la frustrazione si apre uno spiraglio: o meglio molto di più. È infatti molto probabile che il sindaco di Bienno, Massimo Maugeri, riesca il prossimo anno ad azzerare l’addizionale irpef che era stato costretto a introdurre a causa del taglio introdotto dal precedente Governo, lo scorso giugno con il decreto «Crescita», di una quota importante del contributo statale spettante ai Comuni che hanno dato vita a fusioni. In pratica, al posto dei 617 mila euro annuali previsti per dieci anni, col provvedimento di giugno la quota è scesa a soli 396 mila. La novità è rappresentata dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’ottobre scorso del decreto legge 124/2019, che prevede lo stanziamento di 30 milioni di euro venuti meno alle amministrazioni comunali. Al Comune della Valgrigna ne verranno restituiti 220 mila per ogni annualità. Il primo cittadino è, soddisfatto perché l’accreditamento dei fondi premia la pressante insistenza del suo ente: «Dopo i tanti appelli che abbiamo rivolto ai parlamentari a noi conosciuti, dopo aver intrapreso azioni di protesta come l’esposizione a mezz’asta della bandiera italiana chiedendo l’autonomia fiscale, possiamo affermare d’aver raggiunto l’obiettivo». Maugeri non risparmia qualche frecciata ad alcuni detrattori: «Per le nostre azioni siamo stati tacciati d’incapacità e di teatralità ma il risultato che abbiamo raggiunto con la restituzione dei 220 mila euro ai cittadini di Bienno e Prestine attesta che abbiamo agito nel modo giusto. Se non ci saranno sorprese sempre possibili, nel 2020 saremo in grado quindi di eliminare l’addizionale comunale». •

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