Bimbi e anziani, un giro di valzer nei servizi

di Domenico Benzoni
Nuova vita per l’ex bocciodromo di GianicoL’ingresso del Centro anziani della cittadina
Nuova vita per l’ex bocciodromo di GianicoL’ingresso del Centro anziani della cittadina
Nuova vita per l’ex bocciodromo di GianicoL’ingresso del Centro anziani della cittadina
Nuova vita per l’ex bocciodromo di GianicoL’ingresso del Centro anziani della cittadina

È in arrivo un «giro di valzer» edilizio e nei servizi a Gianico. Il piano parte dal fatto che da il vecchio bocciodromo di via Marconi è inutilizzato. Realizzato nella seconda metà degli anni Ottanta, per diverso tempo ha svolto la sua funzione grazie all’associazione dei bocciofili. Poi l’interesse per questo sport è venuto meno. Per un po’ lo stabile ha ospitato un gruppo di tiro con l’arco, quindi è diventato magazzino, e oggi mostra tutti gli inconvenienti dell’abbandono. Ora però tornerà a nuova vita dopo una radicale trasformazione. L’amministrazione comunale vuole infatti riorganizzare l’intera via Marconi, sulla quale si affacciano la scuola materna, il Centro anziani, la biblioteca e appunto il bocciodromo. L’idea? Ristrutturare l’ex tempio delle bocce e trasferirci il nuovo Centro per pensionati e anziani. Così si libererebbe l’attuale immobile destinato alla terza età: si trova sullo stesso livello della scuola materna, e quindi in posizione strategica per consentirne la trasformazione in asilo nido. Un rimodellamento utile ad ampliare gli spazi educativi, considerato che negli ultimi anni le richieste di iscrizione alla materna hanno registrato un costante aumento. Senza togliere nulla all’associazione pensionati e anziani, che dovrà semplicemente spostarsi di pochi passi dalla sede precedente. L’INVESTIMENTO per ridare nuova vita al bocciodromo, stando al programma delle opere pubbliche, ammonterebbe a 730mila euro, mentre la realizzazione del nuovo asilo nido nel centro anziani ne costerà 485mila. L’incarico progettuale per l’ex casa delle bocce è già stato assegnato a uno studio tecnico congiunto tra Milano e Gianico, e per la copertura dei costi si ipotizza che il 70% venga garantito dal Fondo ministeriale per la messa in sicurezza degli edifici pubblici, mente il restante 30% rimarrà a carico del Comune; che per questo accenderà un mutuo. Sul Fondo ministeriale si punta anche per l’adeguamento e la trasformazione in nido dell’attuale centro anziani, ed entrambe le operazioni sono inserite nello schema delle opere pubbliche del 2021. •

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