Bomba d’acqua,
ora è il Dezzo
a fare paura

di Giuliano Ganassi Claudia Venturelli
Il sopralluogo ad Angolo
Il sopralluogo ad Angolo
Il sopralluogo ad Angolo
Il sopralluogo ad Angolo

Passate la paura e la rabbia, il day after dopo il nubifragio di martedì è stato dedicato alle pulizie. Ad Angolo, il paese più colpito dall’impressionante bomba d’acqua, i volontari della protezione civile e i vigili del fuoco hanno lavorato fino a notte fonda. In particolare nella zona del ponte all’entrata del paese, dove un’esondazione ha creato difficoltà al traffico e allagato alcune abitazioni.

 

UN EDIFICIO è stato colpito dalla furia dell’acqua. Il sindaco, dopo l’intervento dei vigili del fuoco, ha disposto l’immediato sgombero del fabbricato abitato dai fratelli Davina, con assoluto divieto di accesso in attesa del verbale di sopralluogo dei pompieri. Difficile prevedere quando i proprietari potranno rientrare, nell’attesa sono stati alloggiati dall’amministrazione comunale in un albergo del paese. Uno dei fratelli è stato ricoverato all’ospedale di Esine per accertamenti. Ieri mattina è iniziata presto l’opera di pulizia dal fango dei locali dell’esercizio commerciale situato nella valle. Il sindaco Alessandro Morandini, insieme al tecnico comunale, si è recato sul posto per valutare l’intervento di pulizia dell’alveo del ruscello che non aveva mai dato in passato segni di pericolo. Svuotati dall’acqua anche diversi garage e il cortile dell’edificio dove, fino a qualche anno fa, erano situati gli ambulatori. Le immagini impressionanti dell’acqua che arrivava fino al primo piano dell’abitazione lasciano ora spazio ai segni del fango rimosso in mattinata con pazienza dai proprietari. Diversi i danni riportati dalle strade comunali: ampi tratti di asfalto sollevati in più punti, cubetti in porfido dei marciapiedi trascinati dall’acqua lungo la strada provinciale che attraversa il paese e tombini scoperchiati. Sono stati segnalati anche alcuni smottamenti che per fortuna non mettono a rischio le abitazioni. Preoccupa la situazione del torrente Dezzo, dove, nella zona termale, si è riversato il materiale trascinato a valle dall’acqua. Con la luce del sole infatti è diventata visibile un’estesa penisola di detriti, di fronte al parco termale, che occupa per metà l’alveo del torrente restringendolo pericolosamente. Prosciugata l’acqua grazie all’intervento dei vigili del fuoco, Darfo, con il Cappellino e la frazione di Corna che hanno accusato di più l’ondata di maltempo che ha colpito anche Gianico e soprattutto Angolo, è tornato alla normalità. La giornata di ieri gli abitanti l’hanno passata a pulire cantine e garage. «Una situazione surreale - hanno commentato, passata la paura, i cittadini di Corna - sembrava dovesse arrivare la fine del mondo». Lo hanno dimostrato bene sui social i video diventati virali in pochi minuti, anche se la situazione di Darfo è stata scavalcata dalle paurose immagini che arrivavano quasi in diretta dalla vicina Angolo, sommersa da fango e materiale sceso con l’acqua dalla montagna.

 

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