Cantieri «green», via al taglio dei consumi

di Domenico Benzoni
Il palazzetto dello sport di Piancamuno finisce sotto i ferriLavori anche sull’edificio comunale di piazza Verdi
Il palazzetto dello sport di Piancamuno finisce sotto i ferriLavori anche sull’edificio comunale di piazza Verdi
Il palazzetto dello sport di Piancamuno finisce sotto i ferriLavori anche sull’edificio comunale di piazza Verdi
Il palazzetto dello sport di Piancamuno finisce sotto i ferriLavori anche sull’edificio comunale di piazza Verdi

Risparmio energetico, viabilità per Montecampione e dissesto idrogeologico: sono tre i fronti al centro in questo periodo del lavoro del Comune di Piancamuno. Per quanto riguarda il primo, concluso l’intervento sul municipio l’attenzione si è spostata sulla palestra e su un edifico di piazza Verdi sempre di proprietà dell’ente pubblico. Grazie al progetto esecutivo redatto a ottobre dall’Ufficio tecnico, il palazzetto dello sport sarà al centro di una manutenzione straordinaria per migliorarne l’efficienza energetica che costerà circa 50mila euro. Stessa soluzione per l’immobile di piazza Verdi: si lavorerà sulla copertura al fine di renderlo più performante dal punto di vista del taglio delle spese di riscaldamento. In questo caso l’impegno di spesa ammonta a 100mila euro, con l’approvazione del progetto da parte della Giunta che fa anche da permesso di costruzione, dato che appunto si tratta di un’opera pubblica. Passando alla manutenzione straordinaria in corso lungo la strada che porta a Montecampione, destinata a mettere fine al dissesto in località Valmorino, di recente il Comune ha deciso di aggiungere al consistente intervento di palificazione e riassetto geologico finanziato con fondi di Regione, Provincia e Comunità Montana, anche alcune sue piccole opere utili a migliorare la stabilità dei muri di contenimento, così da non trovarsi a dover intervenire successivamente. SUL FRONTE della sicurezza, alle tante opere già realizzate nel tempo per far fronte al dissesto tra la Valle Roncaglia e il torrente Pelucco si aggiungerà presto un ulteriore intervento di canalizzazione delle acque a monte dell’abitato del capoluogo. La zona, interessata da un vasto movimento franoso in lenta evoluzione, venne classificata come «ad alto rischio idrogeologico», e per ridurre il pericolo, l’Autorità di bacino del Po nel 1999 approvò un Piano straordinario che conteneva tra l’altro la realizzazione di opere di drenaggio proprio tra le valli Roncaglia e Pelucco. Opere che sono state finanziate lo scorso anno dalla Regione per poco meno di 100mila euro, e che saranno realizzate per il 2021. •

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