valle camonica

Caro materie prime, alla Lucchini di Lovere stop di due settimane

Un reparto della Lucchini di Lovere
Un reparto della Lucchini di Lovere
Un reparto della Lucchini di Lovere
Un reparto della Lucchini di Lovere

I rincari delle materie prime, energia in testa, premono sulle imprese, a iniziare dal gas naturale, che a gennaio segna un +660% sui livelli pre-Covid. E le associazioni di categoria non ci stanno: dal presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, a quello dell’intera Confindustria, Carlo Bonomi esprimono forti timori per le attività produttive. Gli effetti concreti intanto si fanno sentire con qualche stop momentaneo alla produzione, che evidentemente risulta convenire di più alle imprese stesse.

Il gruppo siderurgico Lucchini Rs di Lovere ad esempio ha annunciato la sospensione di parte della propria attività per due settimane proprio a causa dei rincari energetici. L’allarme e il dato del +660% per il gas naturale europeo, secondo le quotazioni dei future ad Amsterdam arrivano da un’analisi del Centro studi di Assolombarda, secondo cui gli aumenti riguardano anche l’indice delle materie prime non energetiche, che ha raggiunto il +45% rispetto al pre-pandemia, con forti differenze tra le diverse commodity.

 

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