Cemmo, fedeli e suore in festa per Annunciata

Nella casa delle suore Dorotee di Cemmo di Capo di Ponte oggi si vivrà un giorno speciale
Nella casa delle suore Dorotee di Cemmo di Capo di Ponte oggi si vivrà un giorno speciale
Nella casa delle suore Dorotee di Cemmo di Capo di Ponte oggi si vivrà un giorno speciale
Nella casa delle suore Dorotee di Cemmo di Capo di Ponte oggi si vivrà un giorno speciale

Per i fedeli oggi sarà un grande giorno: quello del 30esimo della beatificazione di madre Annunciata Cocchetti, (Rovato 1800; Cemmo 1882), la fondatrice della congregazione delle suore Dorotee. Dopo una settimana di preparazione fatta di riflessioni e di preghiere, alle 17 nella parrocchiale di Cemmo di Capo di Ponte inizierà la messa solenne per l’anniversario. Sarà Giovanni Palamini, vicario episcopale per la vita consacrata della diocesi di Brescia a presiedere la funzione, per partecipare alla quale è assolutamente necessaria la prenotazione al numero 348 5524016. La figura della beata è sintetizzata da suor Alba Comolatti, dorotea da 56 anni, laureata in Lettere e insegnante nelle scuole cattoliche, oggi assistente pastorale per l’Università cattolica e per anni responsabile della Fidae (Federazione istituti di attività educative), che nella casa madre di Cemmo ha lavorato per vent’anni, anche come preside dell’Istituto linguistico Santa Dorotea. «Madre Annunciata è stata una donna di grande spessore umano e spirituale, che non ha scelto quello che era più comodo e più facile ma ciò che il Signore le andava chiedendo giorno dopo giorno, senza mai perdere di vista quella certezza che è stata anche il suo trampolino di lancio: “Dio fu il primo ad amarmi”». «Proprio questa convinzione - prosegue la religiosa - l’ha accompagnata sempre, le ha dato il coraggio di lasciare gli agi e il benessere di cui poteva godere nella ricca casa dello zio in via della Spiga a Milano, dove si era trasferita dopo la morte della nonna, per vivere nella povertà del piccolo borgo di Cemmo, spendendo i suoi giorni accanto a quelle ragazze che il Signore le affidava quotidianamente, portando con sé semplicemente la ricchezza del Vangelo e il suo profondo desiderio di donare a quanti incontrava nelle famiglie o anche semplicemente lungo la strada del paese, la gioia di chi si lascia condurre dal Signore della vita».•. L.Ran. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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