Cevo, doppio fronte nella guerra al virus

Isola, una delle tre frazioni che fanno parte del Comune di CevoFresine: semaforo verde agli spostamenti necessari per i residenti
Isola, una delle tre frazioni che fanno parte del Comune di CevoFresine: semaforo verde agli spostamenti necessari per i residenti
Isola, una delle tre frazioni che fanno parte del Comune di CevoFresine: semaforo verde agli spostamenti necessari per i residenti
Isola, una delle tre frazioni che fanno parte del Comune di CevoFresine: semaforo verde agli spostamenti necessari per i residenti

Luciano Ranzanici Il fronte è doppio. Da un lato la necessità di garantire a tutti i dispositivi di sicurezza necessari (leggasi mascherine), dall’altra quella di fare in modo che i residenti abbiano la possibilità di accedere ai generi di prima necessità e ai farmaci. Anche Cevo è in trincea nella guerra al Coronavirus, che fin qui ha mietuto 11 vittime, tre delle quali della stessa famiglia. PER QUEL CHE RIGUARDA le mascherine, il sindaco Silvio Citroni rivolge un elogio a Maria Grazia Comincioli, che ha messo a disposizione del Comune 220 protezioni autoprodotte che si aggiungono alle 200 già in carico, mentre il gruppo della Protezione Civile ne ha consegnate altre 150 di tipo chirurgico: 570 mascherine che fanno fronte quasi totalmente al fabbisogno dei residenti (il capoluogo contava a fine dicembre 714 abitanti e le frazioni Andrista, Fresine e Isola rispettivamente 109, 22 e 1, per un totale di 846 residenti). Citroni raccomanda un uso appropriato delle mascherine (riutilizzabili), che devono essere lavate con acqua calda con l’aggiunta di disinfettante oppure immerse in acqua bollente per 5 minuti e stirate con ferro e vapore. Le protezioni sono state distribuite anche agli esercizi commerciali tuttora aperti di Cevo. E A PROPOSITO DI ESERCIZI commerciali, restava da risolvere il problema delle tre frazioni (distano fra i 3 e gli 8 chilometri dal capoluogo), che non hanno una farmacia o una parafarmacia aperta sul proprio territorio, o che non dispongono di esercizi di vicinato che garantiscano tutti i prodotti alimentari o di prima necessità e distributori di carburante (Fresine). Il sindaco, in ottemperanza alle eccezioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio, con una sua ordinanza ha autorizzato i cittadini «solo ed esclusivamente per acquisto di beni e prodotti alimentari a spostarsi nel Comune più vicino presso il quale tali esercizi sono aperti». L’opportunità viene concessa per una sola uscita settimanale e a un solo componente della famiglia (più volte per chi necessita dell’acquisto di medicinali in farmacia). Nessun rischio di multe quindi anche per i residenti delle frazioni. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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