Cittadinanza attiva, è l’ora dei ragazzi

di L.RAN.
Lezioni di orticoltura per giovani studenti a Esine
Lezioni di orticoltura per giovani studenti a Esine
Lezioni di orticoltura per giovani studenti a Esine
Lezioni di orticoltura per giovani studenti a Esine

Si chiama Nicola Chiarolini ed è il nuovo sindaco del consiglio comunale dei ragazzi di Esine eletto recentemente alla presenza del primo cittadino effettivo, Emanuele Moraschini, e della giunta. È affiancato dagli assessori Jacopo Gatti (anche vicesindaco), Hamza Zarrar, delegato alla Cultura, Allegra Damiolini (Ambiente), Gianpietro Gallotti (Sport) e Giulia Pianeti (Tempo libero). Come in un vero consiglio c’è anche una minoranza, di cui fanno parte Giada Monchieri, Giulia Benedetti e Simone Pellegrinelli, ovviamente presente alla seduta di insediamento in occasione della quale il neo sindaco ha presentato le linee programmatiche: in sintesi, in stretto contatto con il Comune, l’intenzione è qualla di «educare i ragazzi alla rappresentanza democratica, alla partecipazione e all’impegno sociale, facendo loro conoscere il funzionamento dell’apparato comunale». È toccato poi ai 4 assessori presentare le iniziative che vogliono promuovere, mentre i rappresentanti di minoranza hanno promesso un’opposizione costruttiva, e serrata se servirà, promettendo di esprimere un voto positivo quando verranno prese scelte «coerenti con gli interessi degli studenti». Fra le tante attività che i ragazzi vogliono sviluppare ce n’è una che vede coinvolta anche l’Associazione mais nero spinoso, e che vede Roberta Fiorini nel doppio ruolo di assessore e di volontaria nella valorizzazione di questo antico cereale di nicchia. IL PRIMO riuscito esperimento di coltivazione si è svolto in un terreno vicino alla scuola elementare della Sacca: i ragazzi hanno potuto partecipare a lezioni teoriche e pratiche relative alla coltivazione degli ortaggi e naturalmente della varietà di mais legata da sempre a questa zona. È stato solamente un esordio: le dimostrazioni «sul campo» infatti continueranno anche per i ragazzini più grandi, per far comprendere loro l’importanza di possedere sul territorio prodotti agricoli autoctoni. •

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