Coltellate dalla figlia, Camilla ha già perdonato

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La villetta di Govine  teatro delle duplice tragedia familiare sfiorata I carabinieri hanno ricostruito ogni dettaglio della vicenda
La villetta di Govine teatro delle duplice tragedia familiare sfiorata I carabinieri hanno ricostruito ogni dettaglio della vicenda
La villetta di Govine  teatro delle duplice tragedia familiare sfiorata I carabinieri hanno ricostruito ogni dettaglio della vicenda
La villetta di Govine teatro delle duplice tragedia familiare sfiorata I carabinieri hanno ricostruito ogni dettaglio della vicenda

Dal letto dell’ospedale Civile di Brescia continua a informarsi sulle condizioni della figlia. Quella figlia che ha cercato di ucciderla a coltellate prima di gettarsi dalla terrazza di casa riportando gravi traumi. Camilla Panigada, 76enne di Govine di Pisogne, ha già perdonato Ivana Laini che sembra reagire alle terapie dei medici del reparto di Rianimazione Niguarda di Milano. Ieri la 54enne, sopravvissuta a un volo di otto metri ha dato incoraggianti segnali di ripresa. «Temevamo il peggio nelle ore successive al ricovero - conferma la sorella Grazia - ma le sue condizioni si sono stabilizzate. Ha subito un serio trauma cranico e riportato diverse contusioni, ma ce la farà. Anche se i medici non hanno sciolto la prognosi, ci hanno assicurato che non è in pericolo di vita anche se dovrà sottoporsi ad almeno due interventi chirurgici». Potrebbe invece essere dimessa nei prossimi giorni Camilla Panigada. Le ferite di arma da taglio sono state suturate e nessuno dei fendenti scagliati dalla figlia ha raggiunto organi interni. I tagli guariranno in fretta, quello che farà fatica a rimarginarsi saranno le ferite interiori lasciate da un’alba di follia ricostruita ormai in ogni dettaglio dai carabinieri. Ivana Laini ha impugnato un coltello da cucina e raggiunta la camera da letto della madre ha infierito sferrando almeno sei fendenti. Poi ha tentato il suicidio, due volte: prima rivolgendo la lama contro di sé, poi gettandosi nel vuoto. Un volo di otto metri: la 54enne è salva per miracolo. Erano le cinque quando Ivana Laini ha afferrato un coltello, è entrata nella stanza in cui la madre dormiva e si è scagliata su di lei con violenza. Diversi i fendenti al costato e alle braccia, nessuno letale. La 54enne è stata disarmata dal fratello, un frate cappuccino ospite in casa per alcuni giorni di vacanza. Il religioso si è svegliato di soprassalto ed è riuscito ad impedire che la sorella andasse oltre. In attesa dei soccorsi Ivana si è procurata un altro coltello e l’ha rivolto contro di sé. Riportata nuovamente alla calma, si è avvicinata ad una finestra, l'ha aperta e si è lanciata nel vuoto, sotto gli occhi degli operatori sanitari che si stavano occupando di Camilla Panigada. Mentre la madre, rimasta cosciente è stata trasferita al Civile, la figlia è stata portata in elisoccorso al Niguarda di Milano. Quando si riprenderà dovrà rispondere di tentato omicidio. SULLE CONDIZIONI di Ivana, si era interessata fin da subito anche la madre, che dal letto del Pronto soccorso bresciano, aveva contattato i figli per rassicurarli sul suo stato di salute. Ivana da tempo accusava alcuni disturbi della personalità, ma mai prima dell'altra notte, aveva fatto del male ad alcuno. Le sue condizioni psichiche potrebbero avere avuto un ruolo determinante nell'accaduto. Il rapporto tra madre e figlia non era teso, anzi erano molto legate: saranno le perizie a stabilire che cosa sia potuto accadere nella mente della 54enne. Mentre ai carabinieri di Pisogne e Breno toccherà il lavoro di ricostruzione dell'intera vicenda, la Procura ha aperto un fascicolo per tentato omicidio nei confronti di Ivana Laini: servirà a chiarire se al momento dell’aggressione era capace di intendere e di volere. •

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