Comincia all’alba il lungo cammino per la vetta del Corno dei Tre Signori

Il Corno dei Tre Signori
Il Corno dei Tre Signori
Il Corno dei Tre Signori
Il Corno dei Tre Signori

Guardando dalla strada del Passo del Gavia verso l’appuntita vetta del Corno dei Tre Signori si nota, dapprima larga e poi stretta ed incassata tra le scure rocce rossastre del versante sudovest, una bianca striscia che, sinuosa, si impenna verso l’alto per terminare a poca distanza dalla sommità. È un divertente canale, una ascensione riservata ad alpinisti esperti da effettuarsi ad inizio stagione. Una salita affascinante anche se pericolosa per la caduta sassi, da evitare a tarda estate quando la neve ed il ghiaccio sono spariti. E soprattutto da cominciare la mattina presto quando fa ancora buio perché le ore più calde sono le più pericolose. Dal rifugio Bonetta ci si incammina su una mulattiera segnalata, inizialmente pianeggiante, che passa accanto al Lago Bianco. Ci si dirige verso la base della cresta ovest del Corno dei Tre Signori che, severo, ci guarda dall’alto. Si lascia a sinistra la mulattiera che sale alla vicina Punta Belvedere e si piega a destra. Più avanti la mulattiera quasi sparisce al cospetto delle grosse morene di pietrame e massi abbandonate dal ritiro della Vedretta del Lago Bianco, ghiacciaio oramai pressoché scomparso. Giunti in una conca abbandoniamo le segnalazioni biancorosse che portano alla Bocchetta dei Tre Signori e ci spostiamo faticosamente a sinistra innalzandosi lungo la conoide di detriti o, a inizio stagione di neve, che sta alla base del grande canalone che vogliamo salire. Si sale poi direttamente la conoide entrando nello stretto canale vero e proprio circondati da rocce friabili da entrambi i lati. Si sale in un ambiente quasi lunare trascurando alcuni canali laterali secondari che portano troppo presto sulla cresta Sud. Circa 50 metri di dislivello sotto la vetta il canale si biforca. È possibile salire in vetta da entrambi i rami. Noi prendiamo il ramo di destra che sale molto stretto e, per un ultimo tratto di rocce rotte (attenzione), si spunta sulla cresta Sud. Seguendone l’ultimo più facile tratto, raggiungiamo la sommità. Magico il panorama che corre dall'Adamello all'Ortles, dal Cevedale al Bernina. Si torna scendendo dalla cresta Est ad una bocchetta senza nome; da qui un canale ci porta nella larga conca ai piedi della montagna da dove guadagniamo la Bocchetta dei Tre Signori e torniamo al punto di partenza. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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