Commercio, una «cura» da 750 mila euro

di Claudia Venturelli
Tra le opzioni del piano il «riempimento» con annunci e promozioni delle vetrine abbandonateUn piano di rilancio per sostenere il commercio
Tra le opzioni del piano il «riempimento» con annunci e promozioni delle vetrine abbandonateUn piano di rilancio per sostenere il commercio
Tra le opzioni del piano il «riempimento» con annunci e promozioni delle vetrine abbandonateUn piano di rilancio per sostenere il commercio
Tra le opzioni del piano il «riempimento» con annunci e promozioni delle vetrine abbandonateUn piano di rilancio per sostenere il commercio

Darfo ridisegna il piano del commercio e amplia le misure a sostegno dei piccoli operatori economici a tutta la città. Lo fa nel momento più difficile per il settore, che dopo essersi rialzato dalla crisi economica è caduto nell’emergenza sanitaria. Gli operatori potranno accedere ai fondi stanziati dalla Regione per i distretti unici del commercio (180mila euro, 100mila già arrivati) e a 570mila euro messi a bilancio dal Comune «per sostenere con misure diversificate - spiega l’assessore alla partita Osvaldo Benedetti -, nate dal confronto col settore, l’attività di negozi, bar, ristoranti e alberghi». Ai fondi regionali si potrà accedere partecipando al bando già pubblicato sul sito del Comune: sosterranno le imprese operanti nel commercio, nella ristorazione, nel terziario e nell’artigianato localizzate all’interno del Distretto urbano del Commercio di Darfo Boario Terme nell’avvio di nuove attività, nel rilancio di quelle esistenti e negli adeguamenti strutturali. «Si tratta di contributi a fondo perduto che possono arrivare fino al 50% dell’investimento. Il Comune ha stimolato ulteriormente l’avvio o il rilancio di attività con sgravi di imposte e tasse riducendo sensibilmente l’importo di Tari e Tosap». In totale sul piatto ci sono 750mila euro, e tanti spunti su cui riflettere e da cui partire. Dall’elaborazione dei questionari, per esempio, è emersa una forte sensibilità sull’impatto negativo che i negozi sfitti generano. Due le azioni individuate come risposta: «La prima offre ai proprietari di negozi sfitti di non pagare l’Imu se concedono al comune la possibilità di utilizzare le vetrine per promuovere il territorio o gli eventi con l’applicazione di pellicole pubblicitarie; la seconda - continua Benedetti - immagina l’utilizzo di vetrine di negozi sfitti per l’esposizione di prodotti di aziende del territorio». GLI SGRAVI fiscali? «Abbiamo destinato buona parte delle risorse a disposizione, ben 360mila euro, alla riduzione delle imposte di competenza comunale». Si lavorerà anche indirettamente: 150mila euro per la riqualificazione dei parchi cittadini con nuovi giochi, più sicuri e attrattivi, per la riqualificazione di due fontane in piazza Antica Fonte e per il completamento dell’area spettacoli a Erbanno. L’obiettivo è rendere la città più bella e sostenibile: «È fondamentale rendere più piacevole e attrattiva la nostra città - conclude il sindaco Ezio Mondini -. Così come è importante lavorare sull’incoming, di cui si sta occupando una società specializzata con il supporto di Pro loco, Terme di Boario e associazioni di categoria». •

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