Comunità e Bim Lega al contrattacco sul piano Farisoglio

di L.RAN.

L’azione portata avanti dalla «troika» del Gruppo Civico (Sandro Bonomelli, il capogruppo Mario Chiappini e Corrado Tomasi) a trazione Pd deve essere stata davvero efficace per il futuro di Comunità montana e Bim. Perché Sandro Farisoglio, che pochi mesi fa era sostenuto da una decina di sindaci per la presidenza, conterebbe oggi sul consenso di oltre 30 delegati (molti si sono adeguati; altri hanno sbattuto la porta). ORA i tre saggi consulteranno i sindaci rimanenti, che potrebbero costituirsi in gruppo con la Lega per arrivare a un accordo da «dentro tutti», come nel passato. Proprio la Lega però, che ha un proprio rappresentante alla vicepresidenza della Comunità montana (Roberto Arrigoni) e che puntava alla presidenza, non avalla di sicuro questo percorso «espressione di un partito che è oggi fortemente minoritario nella volontà di voto in valle», ricordano il consigliere regionale Francesco Ghiroldi e il commissario provinciale di valle Elio Tomasi. Non solo: secondo il Carroccio «alcuni dei saggi non sono stati eletti dalla gente, ma sono esponenti di partito che accampano il diritto di dover decidere per nome e per conto dei sindaci». E se Bonomelli, Chiappini e Tomasi stanno svolgendo le loro consultazioni, la Lega camuna ha organizzato un incontro con i sindaci per il pomeriggio odierno (alle 18 nell’auditorium Mazzoli). Beppe Donina, lo stesso Ghiroldi e Roberto Arrigoni saranno a confronto con i primi cittadini su «prospettive e opportunità per la Valle Camonica. Il ruolo degli enti comprensoriali e degli amministratori locali». Si parlerà anche dei fondi per i Comuni confinanti con il Trentino, perchè per il Carroccio «l’attuale proposta di maggioranza pare costruita sulla difesa del privilegio di pochi Comuni (Breno, Ceto, Cevo, Saviore e Pontedilegno e quelli contigui) di gestire autonomamente i fondi ex Odi, che oggi la Regione vorrebbe destinare a reali progetti di sviluppo». •

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