Contributi per i roccoli «Sono soldi sprecati»

L’ex roccolo pisognese di Passabocche in versione invernale
L’ex roccolo pisognese di Passabocche in versione invernale
L’ex roccolo pisognese di Passabocche in versione invernale
L’ex roccolo pisognese di Passabocche in versione invernale

Tra i regali e le promesse fatte dalla Regione ai cacciatori, in particolare a quelli bresciani, c’è anche un corposo stanziamento di ben 600 mila euro su tre anni per la manutenzione e la conservazione dei roccoli, gli impianti per la cattura con le reti dei richiami vivi chiusi per legge dal precedente Governo. E i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno qualcosa da dire in proposito. LO FANNO attraverso il consigliere Ferdinando Alberti, il quale esordisce affermando che «questi 600 mila euro sono assolutamente sprecati per strutture che non ha più senso mantenere. Anche perché chi controlla che non vengano usate per catturare illegalmente uccelli? Visti i precedenti e quanto è radicato il bracconaggio nei nostri territori viene da pensare che sia una mossa politica per favorire l’uccellagione, e tutto il mondo di illegalità che ruota intorno, in cambio di voti e appoggio politico. Lo stanziamento - prosegue - nasce infatti da un emendamento alla legge di bilancio scorsa approvato dal consiglio regionale col nostro voto contrario». «Questi soldi avrebbero potuto essere utilizzati in ben altro modo - continua l’esponente dei 5 Stelle -; a favore degli agricoltori, per esempio, che ogni anno, da decenni, subiscono ingenti danni a causa della fauna selvatica, finanziando l’utilizzo di metodi dissuasivi e nonviolenti come prevede la legge. I metodi violenti, come la caccia, sono utilizzati da decenni senza risolvere il problema, quindi si sono dimostrati inutili». «Con 600 mila euro si possono acquistare centinaia di chilometri di recinzioni elettrificate per le coltivazioni contro gli ungulati o centinaia di moderni dissuasori acustici che non permettono all’animale di abituarsi al suono emesso in quanto è sempre diverso - spiega Alberti -, ma si preferisce lasciare gli agricoltori nei loro danni per poter continuare a favoleggiare della caccia che risolve i problemi e spendere risorse per opere inutili e illegali». Poi l’affondo ironico: «Invitiamo il presidente Fontana a nominare un assessore all’Agricoltura, perché non esiste in giunta, e a togliere le deleghe all’assessore Rolfi, in quanto svolge un mandato non previsto, quello di assessore alla caccia bresciana». •

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