Cure dentistiche e disabilità Si apre una strada più facile

di Luciano Ranzanici
La presentazione del servizio odontoiatrico dedicatoL’ospedale di Esine ospiterà gli interventi più complessi
La presentazione del servizio odontoiatrico dedicatoL’ospedale di Esine ospiterà gli interventi più complessi
La presentazione del servizio odontoiatrico dedicatoL’ospedale di Esine ospiterà gli interventi più complessi
La presentazione del servizio odontoiatrico dedicatoL’ospedale di Esine ospiterà gli interventi più complessi

L’hanno battezzata Assistenza medica avanzata per disabili, e una volta tradotto, il titolo sottintende una importante iniziativa di servizio in campo odontoiatrico. È nata per volontà delle associazioni di volontariato che si occupano di persone con disabilità: in prima fila c’è l’Anffas di Valcamonica, e in particolare Ruggero Ferrè (che ne è stato presidente e che ora è il vice di Stefania Dall’Aglio, rimanendo presidente della Fondazione Rete sociale camuna) affiancato da Angelo Farisoglio, presidente del SOL.CO. Camunia. Un anno fa, queste due realtà hanno incontrato la collaborazione di Maurizio Galavotti, direttore generale dell’Asst Valle Camonica, e da questo incontro è nato il progetto «Dama» (Disabled advanced medical assistance). Capofila dell’operazione è l’ospedale San Paolo di Milano, e dal mese scorso la campagna è operativa sul territorio valligiano diventando a tutti gli effetti anche un’attività dell’ospedale di Esine», ha annunciato ieri proprio in ospedale, durante la presentazione del piano, il direttore generale. DAMA è un percorso di accoglienza e di cura totalmente gratuito dedicato appunto alle persone con disabilità alle prese con un qualsiasi mal di denti o con problemi più seri del cavo orale. Seguendolo, i pazienti alle prese con deficit di tipo intellettivo, comunicativo e neuromotorio (attualmente sono una settantina quelli presi in carico, ma si stima che siano un migliaio nell’intera Valcamonica) accedono a prestazioni ambulatoriali di routine (carie, pulizie dentali ecc.) e in caso di di urgenza vengono sottoposti a interventi ospedalieri con una sedazione leggera. Nei giorni scorsi, due giovani pazienti dopo un lungo periodo di attesa hanno superato altrettanti interventi risolvendo così le loro difficoltà quotidiane. Silvia Brasa, direttrice del presidio ospedaliero, ha presentato le modalità d’accesso al servizio, che prevedono una prima fase negli ambulatori aperti a Darfo (nei Poliambulatori dell’Asst nell’ex ospedale), sottolineando un’altra componente fondamentale e preziosa del piano: i dentisti volontari che lo fanno funzionare. NEGLI ambulatori, i medici odontoiatri volontari assistiti da volontarie dell’Anffas (nell’elenco ci sono ex infermiere e persone con esperienze in campo sanitario) prestano le prime cure sulla base della presentazione di una prescrizione del medico curante, mentre gli eventuali interventi ospedalieri vengono effettuati ogni due mesi. Beppe Bonafini è il coordinatore dell’ambulatorio di odontoiatria speciale, e con lui operano a Darfo i dentisti Sandra Pedersoli, Domenico Biasini e l’igienista dentale Francesca Moreschetti. •

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