Dall’Iran ai corsi dell’Unimont L’avventura edolese di Parand

di Lino Febbrari
La studentessa iraniana in compagnia della professoressa Anna GiorgiParand  sulla neve dell’alta valle
La studentessa iraniana in compagnia della professoressa Anna GiorgiParand sulla neve dell’alta valle
La studentessa iraniana in compagnia della professoressa Anna GiorgiParand  sulla neve dell’alta valle
La studentessa iraniana in compagnia della professoressa Anna GiorgiParand sulla neve dell’alta valle

L’impatto iniziale con l’alta valle è stato prevedibilmente all’insegna di qualche difficoltà («ho dovuto trovare un appartamento, abituarmi a nuovi cibi e nuove abitudini»), ma adesso si dice determinata a portare fino in fondo la sua avventura lontana migliaia di chilometri da casa. Aggiunge poi che è felice di trovarsi in una nazione che ha sempre amato per la sua storia e le sue bellezze. Ma naturalmente si mostra preoccupata per la situazione a dir poco drammatica che ha lasciato nel suo Paese. Parand Gholami Darami è una ragazza iraniana che da un paio di mesi studia nell’Università della montagna (Unimont) di Edolo. Si è iscritta al nuovo corso di laurea magistrale internazionale in «Valorization and sustainable development of mountains areas», che si svolge in lingua inglese e che ha l’obiettivo di preparare professionisti capaci di promuovere lo sviluppo e la gestione sostenibile del territorio montano anche fuori dall’Italia. «Fin da bambina sono un’amante della natura, soprattutto delle montagne - racconta con un sorriso la giovane donna in attesa di entrare in aula per seguire una lezione della professoressa Anna Giorgi, responsabile della struttura didattica edolese costola dell’Università degli studi di Milano da più di 25 anni -. Sono nata in una parte del Nord dell’Iran che è rimasta selvaggia e che presenta panorami molto simili a quelli delle Alpi. Ho scelto di approfondire le mie conoscenze naturalistiche iscrivendomi a questo master, perché una volta completato intendo indagare scientificamente e possibilmente raggiungere risultati preziosi in questo campo, fare ricerca e molte altre cose». «Dopo aver studiato negli Stati Uniti - prosegue Parand - ho sfruttato questa possibilità offertami da Unimont anche perché l'Italia è sempre stato uno dei miei Paesi preferiti, che sento vicino al mio anche culturalmente. Da poche settimane sono ospite di Edolo, ma sono convinta di aver fatto la scelta giusta: questo piccolo ateneo è l’unico al mondo che abbia un percorso di studio basato esclusivamente sullo sviluppo sostenibile delle montagne». Parlando delle condizioni dell’Iran, in cui da mesi ogni giorno i giovani scendono in piazza a protestare contro il regime degli ayatollah, Parand mostra cautela e misura le parole. «La situazione è complessa, gli scontri purtroppo sono quotidiani, ci sono stati morti e feriti, e ad aggravarla c’è anche la forte inflazione. Avendone la possibilità grazie in particolare alla mia famiglia che mi sostiene economicamente, ho deciso perciò di continuare la mia formazione scolastica in un nuovo posto; anche per non subire limitazioni alla mia educazione». Sul suo futuro non ha dubbi: «Una volta ottenuto il master il mio obiettivo principale è quello di esplorare le Alpi europee, e al momento vedo Edolo come la mia casa. Quando le cose si aggiusteranno in Iran tornerò sicuramente, e vorrei tornarci con un bagaglio culturale più ricco di quando sono partita. Il mio sogno ricorrente è quello di poter applicare un giorno le conoscenze apprese qui sul territorio montano del mio bellissimo Paese. Adesso devo proprio andare - conclude stringendoci la mano - perché ho fatto aspettare troppo la professoressa Giorgi. Ci vediamo magari tra qualche mese per la mia prima intervista in italiano».•.

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