Darfo circondata dai parchi «È il nostro biglietto da visita»

di Claudia Venturelli
La collina del Monticolo è in fase di valorizzazioneIl Parco delle Terme di Boario ora tutto di proprietà del Comune
La collina del Monticolo è in fase di valorizzazioneIl Parco delle Terme di Boario ora tutto di proprietà del Comune
La collina del Monticolo è in fase di valorizzazioneIl Parco delle Terme di Boario ora tutto di proprietà del Comune
La collina del Monticolo è in fase di valorizzazioneIl Parco delle Terme di Boario ora tutto di proprietà del Comune

In passato fu insignita del titolo di «Città dello sport», oggi si immagina sempre più verde, viva e sostenibile. Darfo Boario Terme conia per sè uno slogan semplice ma efficace di questi tempi, «Città dei parchi». Quasi una scoperta inaspettata arrivata alla fine di un percorso che ha messo in rete il patrimonio verde. DOPO L'ACQUISTO totale da parte del Comune del Parco delle Terme di Boario, in città sono diventati cinque i parchi pubblici che con quello privato, l'Archeopark, formano un biglietto da visita che può essere letto anche come una grande occasione di promozione: «Abbiamo lo straordinario parco delle Terme di Boario - spiega soddisfatto il vicesindaco Attilio Cristini- c'è il parco di Luine a cui recentemente abbiamo dedicato particolare attenzione con interventi di riqualificazione con pannellature, sistemazione dei percorsi e della vegetazione. È molto visitato e anche il web ci dà ricontri positivi». La stessa cosa sta succedendo per il lago Moro, mai così apprezzato, «tanto che sta quasi diventando un problema gestire questi grossi flussi per un posto così piccolo e delicato. Ma è chiaro, è una grande soddisfazione vedere come venga apprezzato». Nell'hinterland anche il parco del Monticolo «è in fase di valorizzazione - continua Cristini -. Stiamo installando nuovi cartelli che completano la struttura di visita» e il parco divenuto tale negli ultimi anni con i tanti interventi messi in campo lungo il fiume Oglio. «Sta diventando una realtà sempre più vissuta - conferma il vicesindaco che oggi ritiene, numeri alla mano, il corso del fiume che attraversa la Vallecamonica «la struttura ricreativa, grazie alla pista ciclabile, più frequentata». Cosa li unisce? Oltre al verde il fatto che sono tutti contraddistinti da elementi unici. Il lago Moro, ad esempio, è balneabile e le sue acque sono tra le migliori della Regione Lombardia; il corridoio ecologico del fiume Oglio presenta una serie di caratteristiche di biodiversità altissime e oggi rappresenta l'affaccio privilegiato di chi ci vive accanto. Completa l'offerta il parco privato Archeopark, intuizione lungimirante e oggi meta turistica d'eccellenza che contribuisce, se mai ce ne fosse bisogno, ad accrescere il titolo di «Città dei parchi», che a pronunciarlo pare fatto per diventare il nuovo slogan del Comune: «È un obiettivo proporre la nostra città come quella del verde...» chiude Cristini. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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