Disabilità, un «melograno» inclusivo

di Claudia Venturelli
La sede della Pia fondazione di Valcamonica, a Malegno
La sede della Pia fondazione di Valcamonica, a Malegno
La sede della Pia fondazione di Valcamonica, a Malegno
La sede della Pia fondazione di Valcamonica, a Malegno

È l’ultimo servizio nato nell’orbita della Pia Fondazione di Vallecamonica, dopo la revisione dei locali datata fine 2018 e l’inserimento di un’equipe multidisciplinare: è il Centro diurno continuo «Il melograno», pensato per offrire una crescita evolutiva ai minori con disabilità. «È già una sfida vinta - afferma Rossella Zanotti, direttrice sociale della struttura -. Questo progetto è nato da una grande possibilità offerta dalla Regione sette anni fa, quando è stata inserita la sperimentazione che oggi diventa un servizio stabile nella nostra struttura». Accreditato dall’ottobre scorso, il servizio è nuovo per tutta l’Ats Montagna e per tutto il Bresciano, perché si rivolge a una fascia d’età specifica, i minori con disabilità, appunto, che qui «trovano un luogo, un contenitore, un’equipe polivalente che mettono a disposizione spazi e assistenza alle varie attività che vengono loro proposte». SI TRATTA di bambini e ragazzi che vanno a scuola, ma che sicuramente hanno del tempo libero nel pomeriggio: ecco, il nuovo centro si inserisce in questo momento, con un progetto che è sia riabilitativo, sia educativo. E si rivolge a tutta la Valcamonica: «Oggi la Pia Fondazione non è più vista come un luogo chiuso come in passato - continua Zanotti - e questo grazie al lavoro fatto negli ultimi anni. Oggi siamo una realtà che si è aperta in modo molto forte, non solo per i servizi che offre ma anche per le politiche di collaborazione con le scuole e i comuni, al territorio». Nata come istituzione di assistenza e solidarietà per fronteggiare il problema dei trovatelli, passata dal periodo in cui ospitava anche malati bisognosi, donne nubili e bambini per brevi periodi nel caso in cui le famiglie di provenienza non potessero accudirli o le madri fossero ammalate o incarcerate, oggi è un centro in piena metamorfosi, che si adegua alle esigenze della società e del territorio offrendo servizi per anziani, persone con disabilità e ragazzi in età evolutiva. IN QUESTO SPAZIO risiedono servizi unici per la valle, come quello riabilitativo, ma non ci si ferma a quanto realizzato: «Il futuro è pieno di sfide e siamo pronti ad accoglierle. Ce n’è una imminente che ci vede protagonisti ed è rivolta alla fascia d’età degli adolescenti con disabilità, un’età particolare e non ancora presa in considerazione dalla nostra attività. È il momento di farlo». •

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