Dissesto? Ecco la valle dei ponti provvisori

di Luciano Ranzanici
I genieri sono già all’opera tra Ono San Pietro e Cerveno Il punto in cui verrà montato il Bailey
I genieri sono già all’opera tra Ono San Pietro e Cerveno Il punto in cui verrà montato il Bailey
I genieri sono già all’opera tra Ono San Pietro e Cerveno Il punto in cui verrà montato il Bailey
I genieri sono già all’opera tra Ono San Pietro e Cerveno Il punto in cui verrà montato il Bailey

Si è manifestato uno strano destino per il ponte «Bailey» che è rimasto a lungo a garantire il collegamento con la Valpaghera, sul territorio di Ceto. Il suo posto nella prima location lo sta prendendo una nuova costruzione definitiva, mentre l’attraversamento provvisorio, anzichè tornare in magazzino è rimasto in Valcamonica spostandosi di pochi chilometri. Ora riattiverà, sempre in modo provvisorio, la intercomunale tra Cerveno e Ono San Pietro. COLPA del maltempo dello scorso 6 agosto, quando una massa di detriti finita nel torrente Blè ha distrutto il ponte in calcestruzzo e danneggiato gli attraversamenti delle ciclabili bloccando il collegamento tra i due paesi. Le ordinanze emesse in seguito dai sindaci Marzia Romano ed Elena Broggi hanno vietato il transito sull’arteria, riducendo il contatto stradale tra i paesi alla sola ex statale 42. Poi, appunto, si è deciso di approfittare della rimozione del Bailey in ferro rimasto per 6 anni in Valpaghera, grazie al quale la strada di gronda tra Cerveno e Ono verrà ripristinata in questi giorni. La struttura smontabile sta per essere «allungata» nella località Pont Lonc, e da ieri pomeriggio, l’Associazione genieri Lombardia Volontari protezione civile di Samarate, già all’opera anni fa a Ceto, è tornata al lavoro, stavolta sul Blè, sotto la guida di Iuri Valter De Tomasi. Lo scorso 6 novembre ai due Comuni era stato riconosciuto lo stato d’emergenza, e i sindaci si erano attivati ottenendo una serie di contributi dalla Regione con i quali sono state realizzate le opere di primo intervento e di messa in sicurezza del torrente all’ingresso nel fiume Oglio. ERA PERÒ rimasto senza soluzione il problema del ripristino del collegamento secondario, e col via libera della Regione Marzia Romano ed Elena Broggi hanno preso contatto con l’associazione di genieri volontari varesina, unica nel suo genere in Italia, per assegnare il nuovo incarico. Poi, sempre la Regione e la Comunità montana (che ha contribuito anche economicamente per sostenere l’iniziativa dei due enti locali), hanno fornito le autorizzazioni necessarie a tempo di record, e da l’operazione ha iniziato a prendere forma. •

Suggerimenti