il ballottaggio

Domenica Darfo ritorna al voto e tutti guardano al centrodestra

di Claudia Venturelli
Le due civiche in testa proseguono evitando ogni apparentamento ma ora l'elettorato conservatore potrebbe virare in parte su Abondio
Per Paola Abondio e Dario Colossi, divisi al primo turno da 10 punti percentuali, il verdetto arriverà dal ballottaggio
Per Paola Abondio e Dario Colossi, divisi al primo turno da 10 punti percentuali, il verdetto arriverà dal ballottaggio
Per Paola Abondio e Dario Colossi, divisi al primo turno da 10 punti percentuali, il verdetto arriverà dal ballottaggio
Per Paola Abondio e Dario Colossi, divisi al primo turno da 10 punti percentuali, il verdetto arriverà dal ballottaggio

 

 

A dividerli al primo turno c’erano 10 punti percentuali. Paola Abondio (29,94% delle preferenze) e Dario Colossi (39,26%) ripartono da lì per affrontare la nuova sfida per la guida del Comune di Darfo Boario per i prossimi cinque anni. Nessun apparentamento ufficiale è stato sancito nei sette giorni dopo il primo turno previsti per legge: le due civiche continueranno la corsa da sole, anche se i simpatizzanti (rimasti esclusi) non mancano. Quelli del centrodestra sono quelli più importanti perché valgono oltre duemila voti, mentre sono solo 120 quelli raccolti dalla lista di Walter Bianchi «Vallecamonica Provincia - Basta tasse». Ma se è vero che si sapeva fin dall’inizio che il centrodestra unito, che aveva candidato Francesca Benedetti, difficilmente avrebbe appoggiato La Civica vicina al centrosinistra, e Progetto Vero, che dall’inizio non vuole partiti al suo fianco, è vero anche che l’elezione del nuovo sindaco muove interessi che vanno oltre la città e arrivano fino agli enti comprensoriali e alle società partecipate.

Così parte di quel centrodestra che siederà ancora nei banchi della minoranza (Lega in primis) pare strizzare l’occhio alla lista di Paola Abondio, che per convincere gli elettori continua a puntare sulla concretezza del programma e sul mix tra esperienza (in squadra ci sono alcuni degli assessori uscenti tra cui Giacomo Franzoni che ha portato a casa 300 preferenze, e Katia Bonetti con 218) e rinnovamento. L’opposto di quella che pare essere la forza di Dario Colossi, unico politico d’esperienza (è stato per 10 anni sindaco di Rogno) in una squadra lontana per scelta da qualsiasi pratica amministrativa. Nell’ultima settimana non hanno mancato di ricordarselo a vicenda e ricordarlo a chi tornerà ai seggi il 26 giugno, nella speranza che si possa andare oltre quel 62% che aveva deluso il primo turno. Non sarà facile vista la data, ma l’invito al voto è trasversale e non ha colori. Ai candidati servirà andare oltre il 50% dei voti per sedersi nei banchi della maggioranza: per comporre la squadra faranno fede i voti ottenuti dai più preferenziati al primo turno. La seconda chiamata al voto infatti sarà più snella: niente preferenze, basterà una croce sul simbolo delle liste nei seggi aperti dalle 7 alle 23. Verosimilmente un’ora dopo la chiusura sarà già chiara la tendenza. •.

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