Domenica di follia per i fratelli ubriachi

•• L’emergenza sanitaria sta facendo da moltiplicatore delle tante forme possibili di disagio sociale. Succede con le «rivolte» e i raid di bande di giovanissimi e succede, come nel caso di cui parliamo, con reazioni incontrollate da parte di chi è già fuori controllo. È in effetti emblematico l’episodio raccontato dai carabinieri che fanno capo alla Compagnia di Breno, intervenuti nel pomeriggio di domenica per calmare due ubriachi che stavano facendo danni a Edolo. Stando al resoconto dell’Arma i protagonisti del pomeriggio di follia, fratelli di origine marocchina residenti a Berzo Demo, sono entrati nel locale nel centro edolese, e poco dopo si sono avvicinati a un bambino di tre anni, forse per un complimento, facendo però reagire immediatamente il padre del piccolo. L’uomo li ha infatti invitati a indossare la mascherina che non portavano, e questo sarebbe bastato a scatenare la rabbia. I fratelli hanno reagito furiosamente, e la discussione è rapidamente degenerata: usciti dal locale hanno iniziato a lanciare le sedie e i tavolini presenti all’esterno dell’esercizio contro la vetrina. Il titolare e alcuni clienti hanno deciso di limitare i danni chiudendosi all’interno del bar e chiamando i carabinieri. Sul posto sono arrivate tre pattuglie, ma non è stato semplice bloccare i due che non volevano essere controllati. Alla fine sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e per i danni causati al locale.•.

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