Due comunità col fiato sospeso per Matilde

di Claudia Venturelli
L’ingresso dell’ospedale Papa Giovanni dove è ricoverata Matilde
L’ingresso dell’ospedale Papa Giovanni dove è ricoverata Matilde
L’ingresso dell’ospedale Papa Giovanni dove è ricoverata Matilde
L’ingresso dell’ospedale Papa Giovanni dove è ricoverata Matilde

Sarà la procura sulla scorta della relazione dei carabinieri a decidere nelle prossime ore se aprire un’inchiesta per fare chiarezza sul terribile incidente avvenuto domenica a Cividate Camuno. In ogni caso si tratterà di un atto dovuto, necessario anche per permettere gli accertamenti veterinari sul boxer che ha morso alla nuca Matilde. Intanto le condizioni della piccola di Berzo Inferiore restano serie ma stabili: è stata azzannata nel pomeriggio dal cane dei nonni mentre passeggiava con la nonna nel vialetto del giardino della loro casa. L’animale, che non aveva mai dato problemi di comportamento, l’ha aggredita mordendola tra la nuca e l’orecchio destro. Dopo l’intervento chirurgico subito già domenica sera a Bergamo, nella piccola è stato indotto il coma farmacologico. «Sta reagendo bene alle cure e presto potrebbe svegliarsi - spiegano i familiari. Viene mantenuta in questo stato perché i medici possano controllare meglio l’evoluzione del quadro clinico». Ieri attorno alla villetta di via Borgo Olcese 168, al confine con Cogno, ieri regnava il silenzio. La famiglia, molto conosciuta in paese e in Valcamonica per l’attività del nonno, Giancarlo Battaglia, medico veterinario già direttore del dipartimento di Veterinaria dell’Ats Montagna, e per quella dei genitori, il papà Stefano Gioia ginecologo, la mamma Alessia Battaglia ostetrica nell’ospedale di Esine, è sempre rimasta vicina alla piccola, trasferita in elicottero in condizioni che sembravano disperate al Papa Giovanni XXIII. Domenica, Matilde aveva raggiunto con i genitori i nonni per una domenica insieme dopo una lontananza di due mesi: mamma e figlia avevano trascorso il lockdown a Roma, dai nonni paterni. LA BIMBA ha perso molto sangue a causa del morso e la situazione è stata giudicata molto grave, tanto che da Esine è stato disposto il trasferimento in volo a Bergamo, in un reparto di Terapia intensiva pediatrica. Come prescrive la legge il boxer è stato affidato a un canile rifugio e sarà sottoposto a due visite cliniche nell’arco di 10 giorni. I veterinari valuteranno se sia da considerare a «rischio potenziale elevato». In tal caso verrà emessa ordinanza che dispone una valutazione comportamentale. L’abbattimento può essere considerato esclusivamente in caso di comprovata pericolosità certificata da veterinario comportamentalista. Un’evenienza rarissima. •

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