Eccellenze artigiane e artisti Il «Musil» diventa una galleria

di Luciano Ranzanici
Il «Musil» di Cedegolo sta per accogliere un evento culturale
Il «Musil» di Cedegolo sta per accogliere un evento culturale
Il «Musil» di Cedegolo sta per accogliere un evento culturale
Il «Musil» di Cedegolo sta per accogliere un evento culturale

Parlare di Cedegolo significa anche parlare del «Musil», quel polivalente Museo del lavoro e dell’energia idroelettrica che da sabato a domenica 6 ottobre accoglierà negli spazi riservati normalmente alle testimonianze «idroelettriche» della valle le opere di cinque artigiani e artisti (alcuni camuni e altri no) e di quattro botteghe e laboratori camuni accomunati dall’iniziativa culturale «Le meraviglie del fare - Storie di artigiani, territorio e saper fare in Valle Camonica». Si tratta di otto installazioni che celebrano proprio la cultura valligiana della creatività artigianale e artistica, della mostra personale «La ragione nelle mani» dell’artista milanese (e camuno per frequentazione) Stefano Boccalini e della rassegna «Fuori Gioco», composta da 6 passatempi da esterni per bambini proposti da Segno Artigiano e reduci dai consensi ottenuti nel Fuorisalone di Milano. La manifestazione è stata presentata in Comunità montana Simona Ferrarini, presidente di quel Distretto culturale che la propone insieme a una serie di sponsor, il principale dei quali è Cassa Padana. In sintesi, per oltre tre mesi i turisti che frequenteranno la valle potranno ammirare le sculture in legno e gli intarsi della bottega dei dalignesi Antonio e Pietro Sandrini, padre e figlio; le opere in ferro della Scuola in fucina di Bienno (del presidente dell’associazione omonima Carlo Pedretti); i manufatti in granito, porfido e pietra simona del giovane «pica prede» di Braone Stefano Cocchi e degli oggetti , componenti e contenitori in vetro della Soffieria artigiana della famiglia Zanelli di Anfurro. Sempre negli spazi del Musil mostreranno il frutto della loro fatica e del loro genio Crea Concrete design di Darfo della famiglia Piccinelli (oggetti in cemento), Gina Melotti (che tiene viva la tradizione dei «pezzotti» di Monno) e l’associazione «Coda di Lana» di Loritto di Silvia, Maria e Marina, impegnate a raccogliere la lana scartata dai pastori per trasformarla in guanti, trapunte, cappelli e altro ancora. IL DARFENSE Gianluca Chiminelli, uno dei più abili organari d’Italia, mostrerà la sua arte di costruttore e di restauratore, e Stefano Boccalini, che ha già collocato in valle alcune installazioni (la più conosciuta è forse PubblicaPrivata, dedicata all’acqua e posata nell’Oglio a Temù nel 2015), inaugurerà la sua inedita mostra che gioca con le parole, «come un antico sapere in contrapposizione alla cultura dominante e al sistema produttivo globalizzato». C’è stato spazio anche per un altro annuncio importante: il direttore del Musil, Pier Paolo Poggio, ha spiegato che la raccolta cedegolese (non da sola) sta «definendo un programma di eventi esterni di alta qualità che si svolgeranno tra gli altri a Cerveno e Breno nel ricordo di Ermanno Olmi, che tanta parte ha avuto nella nostra struttura». •

Suggerimenti