Emergenza Covid 19 «Temù è un modello di gestione solidale»

di L.FEB.

«La nostra comunità ha fatto quadrato e grazie all’aiuto di tutti siamo stati in grado di gestire un’emergenza senza precedenti per il nostro piccolo paese di montagna. Quanti non si sono adoperati nel volontariato, sono rimasti diligentemente a casa, e se si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel, indubbiamente gran parte del merito è anche loro». Così il vicesindaco di Temù Alberto Cattaneo commenta i due lunghi mesi di clausura del paese. Come negli altri cinque Comuni dell’Unione dell’Alta Valle, anche a Temù il compito di gestire l’emergenza sanitaria e di coordinare tutti gli interventi messi in atto per supportare la popolazione è stato affidato al Centro operativo comunale. Che a sua volta si è avvalso di numerosi volontari della protezione civile, di altre realtà del territorio e di semplici cittadini che hanno deciso di mettersi a disposizione per dare una mano alla propria comunità. “In tempi rapidissimi abbiamo creato una serie di servizi rivolti soprattutto alla fascia più debole della popolazione – racconta Cattaneo -. Per esempio generi alimentari e farmaci sono stati consegnati tempestivamente ai richiedenti e, solo nell’ultimo mese, alle famiglie in difficoltà sono arrivati ben 120 pacchi alimentari. Ringrazio in particolare il gruppo di 25 persone che spontaneamente si è prestato a questi compiti per tutto il periodo dell’emergenza». L’economia di Temù si regge sul turismo attualmente travolto da una crisi devastante. «Nutriamo la speranza che comunque le nostre attività alberghiere e i nostri B&B possano lavorare grazie all’afflusso degli italiani in “fuga” dalle città che sicuramente hanno più problemi rispetto a noi». Qualche preoccupazione in più invece per la stagione invernale sorretta soprattutto da turisti stranieri. «Contiamo che tutto si risolva entro l’autunno – auspica il vicesindaco -. Ci auguriamo di cuore che i cittadini stranieri possano tornare sulle nostre piste da sci». •

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