Enel, accordo rifatto grazie alla minoranza

di Lino Febbrari
Condotta e bacino di accumulo della centrale di EdoloIl palazzo comunale di Edolo
Condotta e bacino di accumulo della centrale di EdoloIl palazzo comunale di Edolo
Condotta e bacino di accumulo della centrale di EdoloIl palazzo comunale di Edolo
Condotta e bacino di accumulo della centrale di EdoloIl palazzo comunale di Edolo

Con una mossa inattesa, la minoranza ha disertato il consiglio comunale di Edolo. I quattro di «Insieme Edolo Vive» non si sono collegati alla piattaforma digitale saltando l’incontro più importante dell’anno. Infatti, tra gli argomenti all’ordine del giorno figurava non solo il bilancio di previsione 2020/22, ma anche il riconoscimento del debito di bilancio e dell’accordo transattivo (già approvati all’inizio di giugno) sulla restituzione all’Enel di circa 2,203 milioni (2,368 la somma sottoposta all’attenzione dei consiglieri a giugno) incassati indebitamente dall’ente locale per i sovraccanoni nei primi anni del Duemila; una restituzione imposta un anno fa dalla Corte di Cassazione. «Ci ha sorpreso la mancata partecipazione al dibattito della minoranza commenta a caldo Silvio Moratti, capogruppo di Io Amo Edolo -. La riteniamo una sconfitta per la democrazia che non fa onore a niente e a nessuno». Per giustificare l’assenza, sull’altro fronte sostengono che questa è stata un’azione di protesta «forte e necessaria per rivendicare il rispetto istituzionale del nostro ruolo». Poi, il capogruppo Ivan Moles precisa che «nonostante avessimo teso più volte la mano alla maggioranza, in questo anno di consiliatura siamo sempre stati esclusi da qualsiasi dialogo. Salvo una parziale apertura della maggioranza all’inizio dell’emergenza sanitaria, che ha visto concretizzarsi la nostra proposta di creare un fondo di solidarietà da 200mila euro, non abbiamo mai avuto la possibilità di svolgere il nostro compito perché i documenti ci sono sempre stati consegnati all’ultimo o in ritardo e zeppi di errori. Vigilare è fondamentale - aggiunge - e la dimostrazione è che non appena abbiamo avuto in mano alcuni documenti sull’accordo Enel ci siamo immediatamente accorti che i conti non tornavano. Lo abbiamo evidenziato nel precedente consiglio, e dopo tre settimane la maggioranza si è vista costretta a riconvocare l’assemblea per approvare un nuovo accordo che correggesse gli errori fatti». «RICORDO che nel precedente consiglio eravamo stati diffidati dall’approvare lo schema di accordo - riprende Moratti - che secondo la minoranza era illegittimo, perché prevedeva la restituzione della somma in dieci anni e non in tre come previsto dal Tuel per i debiti fuori bilancio. Siamo riusciti a convincere il creditore a dilazionare il pagamento in dieci annualità e con uno sconto (dopo aver rifatto i conti, ndr) pari a 180mila euro». La maggioranza sostiene che l’accordo era solo una bozza, suscettibile quindi di variazioni...«hanno semplicemente rivisto i conteggi - taglia corto Moles -, sbagliati sia per il capitale sia per gli interessi. Grazie a noi i cittadini risparmieranno». •

Suggerimenti