Ercoli, il ricordo si fa perenne

di L.RAN.
Un’immagine di Luigi Ercoli esposta a Bienno
Un’immagine di Luigi Ercoli esposta a Bienno
Un’immagine di Luigi Ercoli esposta a Bienno
Un’immagine di Luigi Ercoli esposta a Bienno

Luigi Ercoli morì a Mauthausen il 15 gennaio a 1945 a soli 25 anni, ma a Bienno, il paese natale, non l’hanno mai dimenticato, e da due anni a questa parte, in occasione del centenario dalla nascita (nel 2019) gli hanno dedicato manifestazioni e pubblicazioni che oggi culmineranno nell’intitolazione di un monumento. Un omaggio al giovane attivo nell’Azione cattolica, che prese parte alla Resistenza aprendo la sua casa ai prigionieri alleati e agli ebrei aiutandoli a trovare rifugio in Svizzera, e che creò i primi gruppi delle Fiamme Verdi in Valcamonica favorendo i rapporti con Brescia per avviare appoggi organizzativi e informativi e organizzando i rifornimenti per i partigiani. E che contribuì a diffondere il foglio partigiano «Il Ribelle». LA SUA FIGURA in valle è stata spesso al centro delle celebrazioni della Resistenza, e da qualche anno a Bienno è nato il comitato promotore «Memoria di Luigi Ercoli», che ha già organizzato una serie di eventi. Gigi Mastaglia, Massimo Pionelli (sua mamma Chiara Fostinelli, Ciarì de Bagel, ora 97enne, è stata staffetta partigiana della 54esima Brigata Garibaldi in Valsaviore), Nadia Facchini, Mariella Lecchi dell’Azione cattolica, col parroco Gian Pietro Giacomelli e col gruppo alpini guidato da Gian Battista Zanella, inaugureranno oggi alle 14,30 il monumento dedicato al giovane morto nel lager e ai combattenti della Resistenza. L’hanno ideato e realizzato gli studenti del Liceo artistico «Golgi» di Breno, e l’opera è stata finanziata anche grazie al contributo della Fondazione della Comunità bresciana. •

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