Exodus, un aiuto ai più fragili

di L.FEBB.
Una parte degli alimenti regalati dalla Casa di Enzino
Una parte degli alimenti regalati dalla Casa di Enzino
Una parte degli alimenti regalati dalla Casa di Enzino
Una parte degli alimenti regalati dalla Casa di Enzino

In questi giorni difficili e tristi, segnati da difficoltà sempre crescenti anche in Valcamonica, un esempio di grande solidarietà e altruismo arriva dalle strutture di recupero che fanno capo al progetto Exodus di don Antonio Mazzi. E in particolare dalla «Casa di Enzino» di Sonico, la realtà che dal 1997 si occupa di recuperare tossicodipendenti e persone fragili. Oltre che con il lavoro degli ospiti e i contributi pubblici previsti dalle legge, la struttura riesce a proseguire nel proprio cammino grazie anche alla generosità di moltissimi sostenitori. Nell’elenco figurano diverse aziende alimentari e non, i cui marchi sono conosciuti a livello internazionale. Che spesso donano ingenti quantitativi di beni di prima necessità. NEI GIORNI scorsi, nel piazzale del grande edificio posto a fianco della nazionale in località Mollo, da Gallarate, e precisamente da 4 Exodus, è arrivato un camion con un carico di 20 bancali (da 3 quintali l’uno) di merendine, grissini, succhi di frutta e altri alimenti che Casa Modena ha regalato alla coop varesina. Un regalo che il responsabile Roberto Sartori ha deciso di condividere con il collega bresciano Fortunato Pogna. A SUA VOLTA Pogna ha pensato di aiutare molte altre persone che, a causa dell’emergenza nazionale in atto, in queste settimane hanno visto peggiorare le proprie condizioni economiche o di fragilità; in particolare tra gli anziani. Così l’educatore ha chiamato a raccolta i volontari della Protezione civile di Sellero e di Ono San Pietro che si sono occupati di distribuire nei paesi della media valle i pacchi con i prodotti alimentari. •

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