«Fiormaggi» sceglie i campioni

La presentazione del concorso dedicato ai formaggi di malga
La presentazione del concorso dedicato ai formaggi di malga
La presentazione del concorso dedicato ai formaggi di malga
La presentazione del concorso dedicato ai formaggi di malga

Lo hanno chiamato «Fiormaggi», a rappresentare la particolarità e l'eccellenza di un prodotto che nasce dai pascoli alti, dove gli animali sono abituati a mangiare i fiori e a respirare aria più buona. Il concorso che premia i migliori formaggi di malga della Valle Camonica torna dopo la fortunata edizione dello scorso anno quando 50 formaggi di 25 aziende agricole avevano tagliato il nastro della manifestazione che si tiene a Darfo. «Molti si sono recati in malga nei mesi estivi - spiega Loretta Tabarini dell'organizzazione - per acquistare i prodotti, e già questo è un segno lasciato dal concorso». Concorso che torna con una giuria che si rinnova, ma con l'obiettivo di sempre: dare dignità ad un prodotto ritenuto ancora povero, ma dalle grandi qualità e potenzialità: «Ne daremo prova nella cena di mercoledì prossimo alle terme di Boario dove scopriremo, insieme ai vincitori del concorso, anche piatti della tradizione dimenticati». Sei le categorie in gara, dal Silter dop allo stagionato nostrano, dalla formagella al casolet, dall'affinato alla ricotta stagionata: il minimo comune denominatore è il luogo in cui nascono, la montagna. «Il concorso - spiega Attilio Cristini, vice sindaco e assessore all'Agricoltura del comune di Darfo - è nato anche in relazione a una messa in evidenza in questi anni di una qualità botanica del territorio e di una grandissima biodiversità, la più alta in Europa, che porta qualità alle malghe e condiziona tutta la catena alimentare». Portarli all'attenzione di un pubblico sempre più ampio significa non solo valorizzare territorio e prodotti, ma anche stimolare ad un consumo più consapevole, che tenga in considerazione la sostenibilità del territorio: «In fondo siamo quello che mangiamo e il latte è quello che ha mangiato la mucca - spiega senza giri di parole Domenico Foppoli, presidente dell'associazione Agricoltori Darfensi che organizza l'evento -. Dal latte vengono i formaggi e la mucca si presume che in alpeggio mangi anche una certa quantità di fiori: è da qui che arrivano i gusti particolari dei prodotti di malga e il nome del concorso». Concorso che gode del coordinamento di Slow Food Vallecamonica e del sostegno della Comunità Montana, da tempo impegnata nella valorizzazione delle malghe e dei suoi prodotti di eccellenza. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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