Gli alpini e la scuola vanno a braccetto nell’accoglienza

di Luciano Ranzanici
Giovanni Franzoni, Loredana Rizza e Gian Battista Zanella
Giovanni Franzoni, Loredana Rizza e Gian Battista Zanella
Giovanni Franzoni, Loredana Rizza e Gian Battista Zanella
Giovanni Franzoni, Loredana Rizza e Gian Battista Zanella

Quando a livello organizzativo scendono in campo gli alpini c’è da essere certi che sarà un successo e se alle penne nere s’aggiunge un Istituto Comprensivo particolarmente «produttivo», la riuscita dell’iniziativa è garantita. Succede a Bienno dove le penne nere guidate da Gian Battista Zanella si sono fatte promotrici di una raccolta di fondi a beneficio delle sei famiglie ucraine con sette bimbi presenti da inizio aprile in paese ed ospitate in un edificio del Comune e da alcune famiglie biennesi. Gli alpini hanno messo poi a disposizione la loro sede per un corso di alfabetizzazione riservato alle donne ucraine, che sta ottenendo un’eccellente riuscita, con la presenza anche di una donna russa. Nell’occasione la pronta collaborazione è venuta dalla professoressa Loredana Rizza, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Pietro da Cemmo, che di buon grado ha accolto la proposta dello stesso Zanella, mettendo a disposizione gli insegnanti per il corso di alfabetizzazione che si tiene tre giorni la settimana per un paio d’ore, con in appendice un tentativo di proposta anche della lingua inglese. «Abbiano riscontato nelle mamme , che sono attentissime all’educazione dei loro bimbi ( che all’arrivo a Bienno erano ancora assai spaventati), l’estrema contentezza per l’accoglienza e le premure che riserviamo loro, quotidianamente, vogliose come sono poi di trovare da noi anche un punto di riferimento culturale e sociale. Con grandissimo piacere abbiamo rilevato che si sentono a casa e che sono assai attente all’educazione dei loro bimbi che frequentano la scuola secondaria di primo grado nel nostro istituto», sottolineano gli organizzatori. Il capo gruppo degli alpini Gian Battista Zanella parla con grande soddisfazione dell’iniziativa Famiglie ucraine a Bienno. «Ci siamo fatti promotori e garanti di una raccolta di fondi per i rifugiati di guerra dell’Ucraina accolti in paese - ricorda - L’obiettivo di questa iniziativa è di sostenere le famiglie in questa fase iniziale attraverso buoni che consentano loro di trovare in autonomia ciò di cui necessitano per i propri figli. Chi volesse affiancarsi alle nostre donazioni può consegnare il proprio contributo in busta chiusa all’Ufficio Turistico, nella nostra sede ( tutti i giovedì dalle ore 20), oppure tramite un versamento con causale “donazione famiglie ucraine”, attraverso l’Iban 0IT82 U030 6954 0941 0000 0001 085. Per noi alpini si tratta di un’esperienza assolutamente gratificante anche se impegnativa e con questi nostri graditi ospiti stiamo cercando di costruire dei percorsi , anche sui social, che li impegnino piacevolmente durante il soggiorno a Bienno». La professoressa Rizza esprime pari soddisfazione per l’eccellente riuscita del progetto di accoglienza. «Stiamo ottenendo buonissimi risultati con la raccolta dei fondi promossa dai nostri alpini, risorse che vengono destinate alle famiglie ospiti e dei quali le mamme hanno l’assoluta autonomia nell’ utilizzo - spiega - Ci piace poi verificare con piacere la loro buona autonomia linguistica e l’inserimento nella nostra comunità, anche se ci accorgiamo come prevalga il fortissimo senso della Patria, con la grande speranza di potervi fare ritorno presto. Bienno ed il suo territorio si dimostrano particolarmente disponibili e gli alpini rappresentano il classico valore aggiunto e come piace dire a loro “il bene semina bene” e quindi sia di stimolo anche per altre associazioni».•.

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