Grande guerra da riscoprire La guida è sullo smartphone

di Lino Febbrari
Le costruzioni  della Grande guerra del Montozzo, in alta ValcamonicaLa presentazione  dell’app avvenuta a Pontedilegno nell’aula consiliare
Le costruzioni della Grande guerra del Montozzo, in alta ValcamonicaLa presentazione dell’app avvenuta a Pontedilegno nell’aula consiliare
Le costruzioni  della Grande guerra del Montozzo, in alta ValcamonicaLa presentazione  dell’app avvenuta a Pontedilegno nell’aula consiliare
Le costruzioni della Grande guerra del Montozzo, in alta ValcamonicaLa presentazione dell’app avvenuta a Pontedilegno nell’aula consiliare

Incontrare frammenti di storia e natura ascoltando una voce che descrive accuratamente i luoghi e gli avvenimenti di oltre cento anni fa. Immergersi nell’ambiente alpino e nei resti di un conflitto terribile compiendo un tuffo nel passato grazie alle nuove tecnologie. Il merito è dell’app «Oltre le tracce della storia» presentata ieri pomeriggio nell’aula consiliare del municipio di Pontedilegno, che permetterà a tutti gli escursionisti che frequentano le montagne a cavallo tra Valcamonica e Valtellina, dove durante la Grande guerra si snodava la prima linea, di conoscere e approfondire le vicende belliche e le testimonianze dell’epoca attraverso i racconti virtuali dell’attore e scrittore Giuseppe Cederna e dell’attore Matteo Chioatto. L’iniziativa a impatto zero sul paesaggio è frutto di un’idea della direzione generale Autonomia e Cultura della Regione che, per valorizzare l’immenso patrimonio di manufatti e opere della Prima guerra mondiale distribuiti sulle montagne al confine con il Trentino Alto Adige, e soprattutto nei territori protetti dai Parchi dello Stelvio e dell’Adamello, ha affidato all’Ersaf, che si è avvalso della collaborazione del Museo della Guerra bianca di Temù, la realizzazione di 16 itinerari esperienziali che danno ai curiosi la possibilità di visitare in modo nuovo, coinvolgente e interattivo molti tratti del fronte italo-austriaco e di conoscere, appunto grazie alla voce dei due attori, gli episodi accaduti su queste vette. «Una serie di progetti davvero a impatto zero, messi a punto in due aree tra le più importanti della Lombardia - commenta il direttore del settore lombardo del Parco dello Stelvio Alessandro Nardo -, che vede unite due realtà con la missione di proteggere l’ambiente per promuovere, valorizzare e conoscere meglio la storia di queste località». «È stata attuata una collaborazione importante tra i due parchi - sottolinea Massimo Maugeri, assessore al Parco dell’Adamello -, che gestiscono spazi simili e contigui, e che va a sviluppare i sentieri della Grande guerra». L’iniziativa è stata accolta più che favorevolmente dal padrone di casa. Salutando gli ospiti, il sindaco di Ponte Ivan Faustinelli ha affermato che «questa sarà un’esperienza unica nel suo genere per il territorio bresciano, che prosegue un analogo progetto di successo: quello che nel 2018 aveva portato alla realizzazione dei primi sei sentieri nell’area Valtellinese del Parco nazionale, e che certamente contribuirà a valorizzare ulteriormente il territorio dell’alta valle». Come si potranno visitare i 16 sentieri in versione virtuale? Con un qualsiasi smartphone è possibile scaricare l’app (si può fare semplicemente inquadrando i Qr code collocati all’inizio degli itinerari, oppure cercandola nell’app store o nel Google play store. Una volta scaricata l’applicazione funziona anche off line e, grazie al Gps del telefonino, quando l’escursionista si avvicina ai punti di maggiore interesse del tracciato lo avvisa con un segnale acustico. Tutto questo come si diceva senza alcun peso aggiuntivo sul territorio d’alta quota, perché non sono stati posati cartelli e quindi i paesaggi restano incontaminati. E anche gli utente avranno un notevole vantaggio, perché non saranno obbligati a fermarsi per leggere le descrizioni, ma potranno proseguire il cammino ascoltando la narrazione registrata. Per ulteriori approfondimenti e soprattutto per poter conoscere i 16 sentieri basta cliccare www.stelviopark.it; www.parcoadamello.it o www.museoguerrabianca.it.•.

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