I cestini mangia-plastica tengono pulito il Sebino

La presentazione ieri mattina a Pisogne dei due cestini capaci di rastrellare plastiche e microplastiche gettate nel lago
La presentazione ieri mattina a Pisogne dei due cestini capaci di rastrellare plastiche e microplastiche gettate nel lago
La presentazione ieri mattina a Pisogne dei due cestini capaci di rastrellare plastiche e microplastiche gettate nel lago
La presentazione ieri mattina a Pisogne dei due cestini capaci di rastrellare plastiche e microplastiche gettate nel lago

Un piccolo passo per l'uomo, ma un risultato importante per tutto il territorio del Lago d'Iseo: alla presenza di un gruppo di studenti della scuola primaria, sono stati inaugurati, ai porti di Pisogne e Lovere, tre nuovi «Seabin», cestini cattura microplastiche e idrocarburi, voluti, proposti e posati dalla Comunità Montana di Vallecamonica. Un gesto importante - diciamolo pure, tre cestini non cambieranno il destino del lago d'Iseo - proprio perchè dà un segnale alle future generazioni: l'ambiente si può salvare anche attraverso questi piccoli gesti. Ovviamente - è stato sottolineato al taglio del nastro - i cittadini devono fare il loro, evitando smaltimenti indiscriminati dei rifiuti. «Si tratta dei primi cestini messi nel lago, e tra i primi nelle acque interne nazionali - ha commentato Mirco Pendoli, assessore all'ambiente della Comunità Montana - e fin da subito abbiamo abbracciato il progetto, ritenendolo davvero innovativo. Quello relativo all'acqua, alla sua tutela ed alla sua salvaguardia è un argomento delicato, soprattutto in questo territorio». «Questi cestini sommersi - ha continuato l'assessore camuno - sono in grado di rimuovere fino a un chilo e mezzo di plastiche e microplastiche al giorno, e di assorbire pericolosi sversamenti di olii e idrocarburi grazie alla presenza di filtri assorbenti riutilizzabili, prodotti da una start-up bresciana». A Pisogne, del controllo e dello scarico dei due Seabin – uno al Porto Gòen, l'altro sul lungolago - se ne occuperà l'associazione TogetherLake Natura, che da tempo opera nel campo della raccolta della plastica. «Ce ne vorrebbero altri - ha sottolineato Elisabetta Liguigli, tra i fondatori del sodalizio - ma per ora va benissimo così. Siamo raccoglitori di microplastiche, organizziamo un'uscita a settimana, ma sappiamo bene che non basta. Serve smuovere le coscienze, e far capire a tutti dell'importanza di non inquinare e gettare indiscriminatamente materiale nel lago e tra i canneti. Per fortuna ci sono i più piccoli, con cui abbiamo frequenti incontri nelle aule dell'istituto comprensivo». «Questo cestino - ha spiegato infine Nicola Musati, assessore al territorio pisognese - non è ovviamente un intervento risolutore dei problemi dell'ambiente acquatico, ma è un qualcosa di importante e significativo. È l'ultimo step di un circuito che deve partire da noi, attraverso la raccolta differenziata e siamo davvero orgogliosi di essere il primo comune sebino che ospita una proposta di questo tipo». Sulla sponda opposta, a Lovere, il cestino è stato posizionato al porto di Cornasola: della sua cura se ne occuperà l'associazione «L'ora di Lovere». Il costo per l'acquisto dei tre cestini acquatici è stato sostenuto dalla Comunità montana di Valle Camonica, in quanto ente gestore della Riserva della Biosfera «Valle Camonica – Alto Sebino».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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