I «giganti» del ciclismo Il monumento a Pantani aspetta altri sostenitori

di D.BEN.
Una proiezione al computer del monumento a Pantani
Una proiezione al computer del monumento a Pantani
Una proiezione al computer del monumento a Pantani
Una proiezione al computer del monumento a Pantani

Gli appassionati di ciclismo non hanno mai dimenticato l’impresa ciclistica portata a termine dal «pirata» sulla strada d’alta quota di Montecampione nel giugno del 1998. Il traguardo del Plan, conquistato dopo una dura scalata tra un diluvio di applausi, è rimasto nel cuore di tante persone. Le mani alzate e lo sguardo al cielo di Marco Pantani sono diventati memoria incancellabile non solo per la storia del Giro d’Italia, ma anche per la stazione turistica della bassa Valcamonica. È PER QUESTO che lo si vuole celebrare, il grande campione, con quel suo gesto unico e inconfondibile che verrà «fermato» da una statua alta circa sei metri: un monumento che sarà posizionato all’interno della rotonda che fa da capolinea alla strada che sale al complesso residenziale Le Baite. Per gli appassionati delle due ruote, oltre che per imprese e società, la possibilità ancora aperta espressa nello slogan che compare sul sito del Got (il Gruppo operatori turistici) di Valcamonica, è «compra il tuo pezzetto di storia, diventa immortale». Leggendo la seconda parte non si può non restare colpiti da un poco di enfasi, ma l’invito di chi sta curando la realizzazione del monumento è di certo accattivante. Basta versare cinquanta euro per vedere il proprio nome e cognome di donatore riportato sul cippo che ospiterà la statua di Pantani. Se poi imprese e società volessero evidenziare la loro presenza in modo particolare non c’è che da dirlo: lo spazio per la targa con il logo dell’azienda si troverà. PER SAPERNE di più basta rivolgersi all’associazione Got, che ha sede a Darfo Boario, oppure al Comune di Artogne. Il posizionamento (e l’inaugurazione) del monumento è previsto per giugno, a 22 anni dal mitico taglio del traguardo del pirata. L’opera è così destinata a diventare una meta di culto per chi ha gambe buone e pedalata invidiabile, e rientrerà nei progetti Ciclovia dei giganti e Italy bike resort. Oltre che contribuire, come sostengono gli organizzatori, a rendere Montecampione una meta privilegiata del ciclismo in Italia.

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