Il cielo riserva grandine e gela il ponte di giugno

In pochi minuti, ieri, il cielo sopra Borno si è fatto nero e ha iniziato a scaricare chicchi di grandine grossi come noci. Sono bastati a imbiancare un paesaggio fino a pochi minuti prima verde e dalle temperature quasi estive. UN’IMMAGINE suggestiva, non fosse che orti e coltivazioni non riparati dalle reti ne hanno subìto le conseguenze, in alcuni casi anche pesanti. Perché la tempesta è durata solo pochi minuti, a più riprese e con chicchi sempre più grossi, ma è bastata a mandare all’aria quanto fatto dall’uomo in questa primavera. Le piste imbiancate dal ghiaccio del comprensorio hanno per un attimo riportato la mente degli appassionati all’inverno che si è chiuso in anticipo, mentre gli accumuli nei prati e sulle reti di protezione degli orti privati hanno dato la misura di quanto accaduto. Fortunatamente non si registrano danni alle strutture, solo qualche automobile è stata sorpresa mentre era in movimento dal fenomeno, così, come detto, alcune coltivazioni, colpite nel momento del loro pieno sviluppo. È successo tutto in una manciata di minuti, ma tanto è bastato per far piombare la colonnina di mercurio giù di una decina di gradi e far dimenticare il lungo weekend di sole e temperature estive che hanno fatto compagnia ai tanti turisti arrivati dopo il lockdown, pronti ad aprire le seconde case e a riempire l’area camper. •