Il futuro della polizia locale? L’ex sindaco va sul pesante

di Luciano Ranzanici
La polizia locale nel mirino dell’ex sindaco di Breno
La polizia locale nel mirino dell’ex sindaco di Breno
La polizia locale nel mirino dell’ex sindaco di Breno
La polizia locale nel mirino dell’ex sindaco di Breno

L’uscita di scena del comune di Breno, che ha da tempo lasciato sbattendo la porta l’Unione degli Antichi Borghi (la delibera relativa è dello scorso febbraio, quando era ancora sindaco Sandro Farisoglio), è stato oggetto di un’interrogazione rivolta dal gruppo consiliare di minoranza «Progetto Breno» discussa nell’ultima seduta di consiglio. In sintesi, l’opposizione ha chiesto al nuovo primo cittadino Alessandro Panteghini di presentare una analisi costi/benefici in grado di giustificare l’abbandono dall’alleanza municipale. Inutile dire che il capogruppo Gian Piero Pezzucchi è fortemente scettico rispetto a questa scelta, e che è preoccupato per il trasferimento da Breno della sede della polizia locale già comprensoriale e per il possibile aumento dei costi di smaltimento dei rifiuti a caico dei cittadini. Le risposte all’interrogazione sono arrivate direttamente da Farisoglio, e devono aver lasciato il segno tra il personale in divisa. L’ex sindaco ha replicato affermando che «la qualità e i costi dei servizi non erano più convenienti per il Comune, anche se lo Sportello unico delle attività produttive continuerà a funzionare a Breno, gestito dall’Unione alle medesime tariffe. Comunque contiamo di risparmiare 30 mila euro». Poi l’attacco alla polizia locale: «Auspico un ritorno a un servizio di qualità - ha affermato -. Sulla base dei dati disponibili nell’ultimo periodo sono state comminate multe per complessivi 51 mila euro e gli agenti non si notano sul territorio, mentre con due soli operatori, nel biennio 2010/2011 le sanzioni ammontavano a 35 mila euro». L’ATTUALE assessore esterno agli Enti e alle politiche sovracomunali, ha degli obiettivi: «Vorremmo che i vigili si muovessero per il paese, fornissero informazioni a chi le chiede e rappresentassero un presidio di sicurezza. Dalla recente riunione dei commercianti sono emersi questi problemi e dobbiamo assolutamente migliorare i servizi di polizia». Intanto l’Unione ha presentato un avviso pubblico di mobilità esterna per la copertura di un posto di agente di polizia locale, «e si dovrà aprire un’altra posizione per un secondo agente per un costo una tantum di circa 6.000 euro. Riceveremo una vettura di servizio dall’Unione e per ora la polizia locale comprensoriale rimarrà dove si trova attualmente (ma il prossimo anno potrebbe traslocare nell’ormai ex Museo archeologico di Cividate); poi, nel palazzo degli Uffici ricaveremo nei locali del Suap la sede della polizia brenese. Dopo il trasferimento ci rimarrà un bell’immobile ristrutturato che potrebbe essere ceduto alla polizia provinciale o restare nella disponibilità del Comune». L’ex sindaco ha anche ricordato che rimarrà a Breno un patrimonio di telecamere che sarà messo a disposizione dei carabinieri per l’attività di controllo: «Ritengo che con due soli vigili oltre a un amministrativo, il servizio potrà risultare efficiente e migliore di quello che abbiamo attualmente». •

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