Il ricordo di un’amicizia è affidato a una panchina

La panchina  con dedica usata per anni dai due amici scomparsi
La panchina con dedica usata per anni dai due amici scomparsi
La panchina  con dedica usata per anni dai due amici scomparsi
La panchina con dedica usata per anni dai due amici scomparsi

Del loro passaggio in questo mondo rimangono ricordi e affetti, ma anche un segno speciale: una panchina che loro stessi avevano collocato poco dopo l’abitato di Niardo, sul marciapiede a lato della strada intercomunale che collega il paese con Braone. Battista e Domenico, entrambi Bondioni di cognome, se ne sono andati di recente (erano ultra ottantenni) e i familiari hanno voluto ricordarli apponendo una targhetta con i loro nomi sul sedile che si trova ancora lì, in posizione panoramica sulla sottostante media valle. Battista Bondioni «el pitur», per anni è stato un apprezzato tinteggiatore, una persona amabile e comunicativa, e Domenico Bondioni, per tutti «Uséla», impresario edile, era altrettanto conosciuto in tutta la valle per la sua attività. Cosa li accomunava? La parentela innanzitutto perché erano consuoceri, e sicuramente la panchina. Ogni pomeriggio dopo pranzo erano soliti raggiungere quel punto e lì, all’altezza del terreno di proprietà di Battista, sostavano sulla panchina scambiandosi opinioni, commentando le vicende del paese e intrattenendo i passanti che passeggiano tra Niardo e Braone. Ora fa un po’ di tristezza osservare il sedile vuoto, mentre fino a poco tempo fa era animato dalle battute e dai sorrisi del Pitur e di Uséla.•. L.Ran.

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