Il rilancio degli alberghi? Una speranza delusa

di Domenico Benzoni
Il complesso «Le Baite» al Plan di MontecampioneL’hotel di quota 1.200 è in rovina
Il complesso «Le Baite» al Plan di MontecampioneL’hotel di quota 1.200 è in rovina
Il complesso «Le Baite» al Plan di MontecampioneL’hotel di quota 1.200 è in rovina
Il complesso «Le Baite» al Plan di MontecampioneL’hotel di quota 1.200 è in rovina

La neve è ancora lontana, e viste le temperature folli di questo autunno le prospettive non sembrano entusiasmanti; e come se non bastasse, nei giorni scorsi sulla stazione turistica di Montecampione e sulle sue prospettive di rilancio è caduta un’altra «tegola». Una tegola dal nome di «Stella Alpina», la società a responsabilità limitata e semplificata che un paio d’anni fa aveva acquisito dal fallimento di Alpiaz le strutture alberghiere di quota 1.200 e del Plan di Bassinale e che è stata dichiarata fallita. La sentenza del Tribunale di Bolzano data il 27 ottobre 2020 ed è stata rubricata sotto il numero 27. Il giudice delegato, Francesca Bortolotti, ha fissato la prima udienza dei creditori per il 9 febbraio del prossimo anno e il fallimento è stato affidato al curatore Alessandro Zandra. Il 12 ottobre scorso al Tribunale di Bolzano si era presentato anche l’avvocato del Consorzio dei residenti di Montecampione, che dopo aver emesso un decreto ingiuntivo per il mancato pagamento da parte di Stella Alpina delle quote associative aveva avviato istanza di fallimento. NON C’È stato però bisogno di aggiornare l’udienza sperando di trovare una via d’uscita perché, come si diceva, a fine ottobre è stato sancito il crack. Quando la srl, con sede in via Carlo Abarth a Merano, aveva messo le mani sulle strutture alberghiere di Montecampione, nella stazione si erano aperte nuove speranze. Nella struttura de Le Baite al Plan era stata avviata anche una prima ripulitura interna, ma presto è arrivata la delusione. L’immobilismo e il silenzio seguiti hanno raggiunto l’apice nei giorni scorsi con la dichiarazione di fallimento. Aspettative deluse e recupero degli alberghi che si allontana ulteriormente? Anche se a Montecampione si dice che ci sia già qualcun altro interessato all’acquisizione, i tempi non saranno brevi: di mezzo ci sono insinuazione dei creditori, aste, eventuale acquisto e autorizzazioni edilizie. Non c’è che da augurarsi che vada tutto bene. •

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