Il vecchio altare di guerra riappare tra le pietraie nella conca del Presena

di L.FEBB.
L’istantanea della messa per i caduti celebrata nel 1915
L’istantanea della messa per i caduti celebrata nel 1915
L’istantanea della messa per i caduti celebrata nel 1915
L’istantanea della messa per i caduti celebrata nel 1915

Il punto di partenza l’ha offerto una vecchia fotografia che mostra la celebrazione di una messa per i caduti italiani di una battaglia avvenuta nella conca del Presena nel giugno del 1915. Poi, le ricerche in alta quota hanno permesso al presidente del Museo della Guerra bianca di Temù di ritrovare nei giorni scorsi il grande masso che il sacerdote aveva usato come altare. «AVEVO da un po’ il desiderio di andare a vedere se questo luogo esisteva ancora, se non era stato modificato dai lavori fatti in quell’area per la costruzione degli impianti di risalita - racconta Walter Belotti -. Una quindicina di giorni fa sono salito per l’ennesima volta sul ghiacciaio portando con me questa immagine per confrontare lo sfondo con una cima e un passo che mi erano familiari. A forza di girare tra le pietraie finalmente ho trovato il macigno, che era ancora nella stessa posizione, ed è stata una grandissima emozione costatare che nulla era cambiato». Durante le sue esplorazioni estive, Belotti fa anche celebrare una messa sui luoghi della Grande guerra: un appuntamento stabilito quest’anno nella Conca Presena prima della scoperta dell’altare. Così don Antonio Leoncelli, parroco di Pezzo e del Tonale, nonché cappellano alpino, 104 anni dopo ha celebrato nello stesso punto nel quale furono ricordati i più di 50 militari italiani e le decine di austriaci caduti. A parte l’altare, quest’anno la fusione dei ghiacci non ha fatto emergere manufatti, utensili e armi.

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