In Val Canè l’orso si sveglia dal letargo Sbranata una pecora

di L.FEB.

L’orso ha la memoria lunga, soprattutto quando ha appetito, e spesso per procurarsi il cibo dopo il lungo letargo invernale torna nei luoghi dove è certo troverà di che nutrirsi. È successo domenica notte in località Saline, poco sopra l’abitato di Canè, all’inizio dell’omonima splendida vallata alpina racchiusa nel parco nazionale dello Stelvio. Un plantigrado, al riguardo non ci sarebbero dubbi dopo il sopralluogo effettuato dagli agenti del nucleo ittico venatorio della Provincia, ha placato i morsi della fame sbranando due pecore. La carcassa di una è stata ritrovata poco distante dalla cascina dal proprietario, insieme alle orme lasciate sulla neve dall’orso, la seconda l’ha portata con sé il grosso predatore. L’allevatore si era già accorto che i due ovini mancavano nel suo piccolo gregge, per questo lunedì mattina era salito in baita per controllare gli animali. Si tratta invece di un filmato quello che sta spopolando in rete che mostra un orso intento a cibarsi nel centro abitato di Cavedago in Trentino la notte del 27 marzo. Lo ha confermato il commissario Antonio Galli, responsabile del nucleo ittico-venatorio della provinciale. •

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