Incendi boschivi, ci sono i fondi per poterli domare in fretta

Una pozza d’accumulo vitale per il rifornimento dei velivoli antincendioUna delle località  nelle quali si interverrà per adeguare la rete acquedottistica antincendio
Una pozza d’accumulo vitale per il rifornimento dei velivoli antincendioUna delle località nelle quali si interverrà per adeguare la rete acquedottistica antincendio
Una pozza d’accumulo vitale per il rifornimento dei velivoli antincendioUna delle località  nelle quali si interverrà per adeguare la rete acquedottistica antincendio
Una pozza d’accumulo vitale per il rifornimento dei velivoli antincendioUna delle località nelle quali si interverrà per adeguare la rete acquedottistica antincendio

Si sviluppa su due piani diversi ma ha un unico obiettivo coerente l’ultima parte dell’ormai esaurito Programma di sviluppo Rurale 2014/2020 della Regione. I finanziamenti residuali per la Valcamonica avranno una significativa ricaduta sul territorio, perché la Comunità montana si è vista finanziare cinque progetti su cinque, tutti legati alla realizzazione di nuovi acquedotti al servizio degli spegnimenti degli incendi boschivi (per oltre un milione e mezzo di spesa) da costruire nei Comuni di Corteno, Borno, Incudine, Sonico e Breno. L’altra tranche di finanziamenti, in questo caso per un milione e 841mila euro, riguarda i sei consorzi forestali camini e i municipi di Berzo Inferiore, Esine e Malonno, ai quali sono stati finanziati diciannove interventi di bonifica forestale e di sistemazione idraulico/forestale. L’importanza di questi fondi, che consentiranno un sensibile miglioramento operativo e strutturale degli impianti antincendio sul territorio (comunque già efficienti; risorse umane comprese), è stata sottolineata ieri mattina in Comunità montana dall’assessore all’Agricoltura Enrico Della Noce, da Gian Battista Sangalli, direttore del Servizio Foreste e bonifica montana, e dall’istruttore tecnico Paolo Panteghini. L’investimento più consistente, 365.400 euro, avverrà sul territorio del monte Altissimo di Borno, a 1.400 metri, dove si realizzerà un sistema antincendio boschivo (l’area è attualmente scoperta) con nuovo impianto acquedottistico interrato, l’allestimento di una vasca d’accumulo e la posa di una stazione di pompaggio. Sono coinvolti territorialmente anche i comuni confinanti di Darfo e Angolo. Analoghe operazioni saranno effettuate a Corteno Golgi (per 324.145 euro) mentre a Incudine i 312.500 euro verranno impegnati per i lavori di riqualificazione dell’acquedotto boschivo già esistente, con la sostituzione della condotta, l’ampliamento delle vasche e la collocazione di altre strutture per gli interventi d’emergenza. Anche a Sonico con il finanziamento di 128.400 euro verrà riqualificato l’acquedotto alle spalle del centro abitato nella zona del Coren de le Fate. Il secondo sostanzioso contributo di 1.841.000 euro (a fronte di tre milioni) d’investimenti, servirà in generale per rendere più sicuro il territorio della Valcamonica e ne beneficeranno tutti i consorzi forestali e alcuni Comuni. La fetta più corposa (per 233.615 euro) è stata assegnata al Comune di Berzo Inferiore per la sistemazione della frana in località Dosso, mentre al Consorzio forestale Alta Valle Camonica presieduto da Gionatan Bonomelli sono andati contributi per 150.100 e 153.100 euro per i lavori di miglioramento forestale nei territori di Sonico; senza dimenticare gli altri due, da 136mila e 104mila per opere a Corteno. Il Consorzio Pizzo Camino investirà 149mila euro per bonificare la frana in località Plai a Borno e quello della Bassa Valle Camonica potrà utilizzarne 119mila ottenuti per la regimazione del torrente che scende dalla Val Cavena. Grazie ai finanziamenti regionali sul Piano 2014/2020, la Comunità montana potrà integrare il proprio parco di attrezzature acquisendo una termocamera per la rilevazione degli incendi sotterranei, e dei passamanichette, che servono ai mezzi antincendio per procedere oltre l’ostacolo senza provocare danni. Inoltre entrerà in dotazione anche una nuova motopompa con una portata di 2400/2500 litri al minuto, preziosa in particolari situazioni d’emergenza nelle quali non sia necessario superare dislivelli di rilievo ma sia utile una maggiore rapidità di allestimento di punti idrici per l’approvvigionamento del pescaggio degli elicotteri. Infine, i volontari del G.I.Co.M., il gruppo antincendio dell’ente comprensoriale, potranno pure disporre di un maggior numero di vasche mobili di piccole dimensioni (da 1000/2000 litri) che sono facili da trasportare e anche veloci da montare.•.

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