Incursione di predatori all’alba Il sospetto è che fossero dei lupi

di L.FEBB.
Un lupo immortalato da un fotografo in alta Valcamonica: la sua presenza non è certo una novità
Un lupo immortalato da un fotografo in alta Valcamonica: la sua presenza non è certo una novità
Un lupo immortalato da un fotografo in alta Valcamonica: la sua presenza non è certo una novità
Un lupo immortalato da un fotografo in alta Valcamonica: la sua presenza non è certo una novità

Prima hanno notato le tracce sulla neve, poi, da un centinaio di metri di distanza, hanno avvistato quelli che a una prima impressione sembravano due lupi, forse un maschio e una femmina, intenti a divorare la carcassa di una femmina di capriolo. I due escursionisti protagonisti dell’incontro a distanza, uno residente a Pezzo di Ponte di Legno, l’altro a Vezza d’Oglio, non hanno avuto neppure il tempo di impugnare i telefonini per immortalare la scena: fiutando l’odore degli uomini i due predatori sono spariti. È SUCCESSO all’alba di ieri vicino alla località Case di Viso, sul territorio di Ponte di Legno. I due giovani, entrambi cacciatori, erano arrivati in zona quando era ancora buio per andare alla ricerca dei palchi che i maschi di cervo perdono alla fine dell’inverno. Quando si è fatto giorno, mentre si inoltravano in una raduna il loro sguardo è stato attratto dalle orme rimaste sul manto nevoso: hanno ipotizzato che a lasciarle potessero essere appunto stati dei lupi, e seguendole sono arrivati in vista della coppia di predatori. Per confermare l’appartenenza di impronte e capriolo abbattuto a un mini branco di Canis lupus piuttosto che a cani vaganti (che in Valcamonica e nelle valli bresciane non mancano) servirebbe un accurato esame delle tracce nella neve e soprattutto della carcassa dell’ungulato da parte di un tecnico (piedi, zanne e modalità predatorie del canide selvatico hanno misure e «regole» precise), ma la possibilità non è di certo remota. Una volta avvistati i presunti lupi dell’alta valle hanno smesso di mangiare e sono fuggiti in direzione del torrente che scorre poco sotto, infilandosi poi in una macchia di bassa vegetazione, e se fossero tali non sarebbe una novità: la presenza di un esemplare in zona è nota da un paio di anni. All’inizio della scorsa primavera una femmina era stata filmata da un barista del Tonale (la conferma della specie era arrivata dai biologi del Parco dello Stelvio), mentre di notte si aggirava alla ricerca di cibo tra le auto in sosta nei piazzali a fianco della statale. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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