L’alta valle piange 54 vittime e fa i «conti» con le prospettive

di Lino Febbrari Luciano Ranzanici
La Giamboni di EdoloLa Rsa di Capodiponte
La Giamboni di EdoloLa Rsa di Capodiponte
La Giamboni di EdoloLa Rsa di Capodiponte
La Giamboni di EdoloLa Rsa di Capodiponte

Lino Febbrari Luciano Ranzanici La contabilità, triste e cruda allo stesso tempo, parla di 54 persone decedute e di 58 contagiati, compresi gli asintomatici. Sono i numeri registrati negli ultimi due mesi nelle tre case di riposo dell’alta Valcamonica. Complessivamente le strutture per la terza età di Malonno, Edolo e Pontedilegno contano circa 260 posti. La «Don Ferraglio» e la «Carettoni», inoltre, seguono attraverso i propri centri diurni rispettivamente 15 e 8 ospiti. Per ora l’Ats non ha previsto di ripristinare le visite dei parenti, così come sono bloccati i nuovi accessi. Eppure gli anziani in lista d’attesa sono decine. Ogni giorno che passa la situazione finanziaria peggiora. Perché pur essendo calati gli ospiti, gli stipendi al personale devono essere pagati. Alla Don Ferraglio di Malonno, 100 posti disponibili, il covid-19 ha mietuto 22 vittime; una trentina di anziani sono stati contagiati, alcuni risultano asintomatici. Così dicono gli esiti dei tamponi. Il presidente Battista Mariotti e i suoi collaboratori hanno suddiviso la struttura in due reparti: nel rosso i contagiati, nel verde tutti gli altri. Il Centro diurno è stato invece chiuso all’indomani dello scoppio della pandemia. E ora Mariotti si dice fortemente preoccupato perché per far fronte al calo delle entrate, nonostante il decreto governativo che garantisce liquidità, è praticamente impossibile accedere al credito. Confida che presto l’Ats possa autorizzare nuovi accessi e afferma che, come del resto i suoi colleghi di altre strutture, eventualmente è disposto a sobbarcarsi l’onere per i tamponi cui sottoporre le persone in lista d’attesa. NELLA Giamboni di Edolo, 77 posti, 18 decessi, 6 positivi e altri sette tendenzialmente positivi, il presidente Massimo Chiesa condivide le preoccupazioni di Mariotti e sostiene che per superare questa fase la sua Fondazione potrebbe eventualmente attingere al lascito di una benefattrice, che però sembrerebbe vincolato alla costruzione di una nuova Rsa. Alla Carettoni di Ponte, 82 posti, ci sono stati 14 morti e risultano 15 positivi. Il presidente Leonardo Toloni assicura che la situazione è sotto controllo e anticipa che tutti i locali saranno sanificati a metà di maggio; operazione questa già attuata invece a Edolo e a Malonno. A Capodiponte la «Fratelli Bona» è diretta da Christian Ramus che, prima di tutto, sottolinea professionalità e disponibilità sempre dimostrate dal personale. Qui «da oltre due settimane non si verificano decessi e la recente visita dell’Ats e dei carabinieri del Nas ha avuto per noi un esito favorevole. Siamo soprattutto riusciti a mettere in sicurezza la struttura, abbiamo aumentato di 17 ore giornaliere l’assistenza e da 15 giorni eseguiamo i tamponi - aggiunge Ramus -; ma abbiamo pochi dispositivi di protezione, difficile da trovare». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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